Tommy non legge, che ho scritto a fare un libro che parla di lui?
Ho portato a casa i primi libri freschi di stampa. Già e adesso? Dopo mesi che scrivo di lui e tutto è in un libro, mi rendo conto che Tommy del libro non sa che farsene. In quelle pagine c’è tutta la sua vita, ma per lui al massimo quella roba è una foto in quarta di copertina dove c’è “Tommy e papà”. Mi viene il dubbio che forse gli ho solo tolto tempo, alla fine già sapevo tutto quel che ho scritto, dopo che la tizia Nicoletta (mia fantastica editor) mi fece quella telefonata un annetto fa, per chiedermi se mi andasse di pensare a libro sull’ autismo.
Mi sento come quelle mamme che sgomitano tra le tonache dei frati dell’ Antoniano per spingere i loro fantapargoli allo Zecchino d’oro. Come faccio a far capire a Tommy che ho rubacchiato dal suo tempo ciclico le sue stranezze di gigante balzano, solo perchè pensavo fosse giusto farlo?