Il libro di Tommy finalista all’ Estense…
Mi ha chiamato oggi un caro collega per dirmelo. Avevo la testa a pezzi, Tommy con il caldo dà di matto più del solito. Mi dispiace che forse non ha sentito, da parte mia, quell’ entusiasmo che la notizia meritava, ma solo a telefonata finita ho realizzato che il libro di Tommy si era guadagnato il grandissimo privilegio d’arrivare tra i quattro finalisti del Premio Estense. E’ un premio molto prestigioso, viene assegnato ogni anno a libri scritti da giornalisti e legati a loro inchieste, osservazioni, articoli. Ora sono persino grato al tizio che mi scrisse alla radio il famoso sms che spesso ho citato: “2012-09-14 10:55:31 Nicoletti, se avessi avuto una figlia velina avresti parlato tutti i giorni di figa?” Sono oggi contento di aver parlato e scritto molto di autismo in questi ultimi mesi.
I finalisti 2013 quindi sono: “La crisi dell’impero Vaticano” di Massimo Franco (Mondadori); ‘”Una notte ho sognato che parlavi” di Gianluca Nicoletti (Mondadori); “Da Mussolini a Gheddafi. Quaranta incontri” di Angelo Del Boca (Neri Pozza) e “Questo non è amore” realizzato dalle autrici del blog La 27/ora del Corriere della Sera (Marsilio). I finalisti del Premio Estense 2013 sono stati selezionati dalla Giuria tecnica, che ha analizzato i 29 libri concorrenti candidati alla finale e hanno selezionato i quattro che arriveranno alla cerimonia del 21 settembre I quattro libri selezionati, tra i quali sarà scelto il vincitore del premio promosso da Unindustria Ferrara, in questi mesi saranno sottoposti al vaglio e alla lettura della giuria popolare composta da 40 cittadini ferraresi, che si affiancheranno alla giuria tecnica per assegnare congiuntamente l’Aquila d’Oro Estense nel corso della cerimonia in programma al Teatro Comunale di Ferrara. La giuria tecnica è composta dal presidente Roberto Napoletano, Alberto Faustini, Aldo Forbice, Laura Laurenzi, Mauro Mazza, Giancarlo Mazzuca, Giovanni Morandi, Folco Quilici, Gianni Riotta, Stefano Scansani e Bianca Stancanelli.
Il 21 settembre sarò a Ferrara. Rinnovo già da ora, assieme a Tommy, il più sincero grazie a quelli che ci hanno letto. Siamo persino grati a quelli che ci guardano con sospetto perché non siamo molto “socievoli”. Saremmo felici se un giorno qualcuno nei posti di comando riuscisse a leggerlo e magari si facesse venire in mente l’ idea che forse non sarebbe poi così complicato pensare a qualcosa che assomigli alla nostra idea di città felice per i ragazzi autistici. Io sto provando, come posso, a comunicare il più possibile il concetto che in Italia ancora si considera l’ autismo con pregiudizi e ignoranza medievali. Spesso le cronache più orrende lo confermano, ma non sembra suscitare grande attenzione…Continueremo fino al prossimo semaforo rosso.