Presto guiderò un corteo di una ventina di fantastiche auto elettriche bianche e verdi. Se riusciremo a portare a termine una folle idea venuta in mente a un gruppo di miei amici, sarà possibile vedere una processione sorridente di autistici motorizzati con auto ecologiche che attraverserà il centro di Roma. Ogni auto sarà guidata da una madre che avrà accanto il suo figlio autistico. Sarà ammesso anche qualche padre, purché dotato pure lui di un ragazzone autistico da scarrozzare.
Nell’ora in cui la folla del centro cittadino è ancora attovagliata e inforchettata fenderemo silenziosamente quanto impunemente la ZTL come se fossimo auto blu di qualche parlamentare in transumanza romana. Arriveremo impavidi fino al Campidoglio, faremo vedere ai nostri ragazzi i loro amministratori impegnati nell’alacre lavoro quotidiano, se vorranno scendere a salutarci faremo loro conoscere quella specie aliena e misteriosa di esseri che vengono chiamati “autistici”, perché finalmente imparino a distinguerli dai loro autisti.
Sarà una bella passeggiata per gli autistici che amano viaggiare in auto, che male sopportano i rumori, che nella maggior parte del loro tempo se ne stanno invece rinchiusi a casa. Sarà una bella passeggiata anche per madri e padri che faranno da autisti degli autistici e si sentiranno per un pomeriggio di aver riconquistato quella città che sembra sempre più ostile a sopportare persone così fragili come i loro ragazzi. Con le macchinette verdi ed ecologiche non daranno fastidio a nessuno, potranno parcheggiare dove a loro è più comodo per fermarsi a prendere un gelato, guardare un panorama, una vetrina di negozio, un gatto appisolato. Per una volta nessuno potrà protestare per il nostro avere un contrassegno arancione per persone che camminano, o guardarci storto perché i nostri ragazzi, così belli e robusti, a nessuno sembrano abbastanza disabili. Purtroppo invece non possiamo lasciarli soli nemmeno un istante.
Le auto hanno regolare permesso di transito e parcheggio, (nelle strisce blu naturalmente), le auto con un euro di ricarica possono camminare per 150 chilometri. Le auto da quel giorno in poi saranno a disposizione dei genitori di autistici a una tariffa poco più che simbolica, per tutte le volte che a loro andrà di accompagnare i figlioli pazzerelli a riprendersi nella città di cui anche loro sono cittadini, di occupare allegramente gli spazi di cui hanno diritto di godere come qualsiasi altra persona.
Il giorno e l’ ora resteranno segreti fino all’ ultimo, le mamme si facciano belle deve essere una passeggiata alla faccia della tristezza. I padri vedano loro che possono fare. Per i ragazzi sarà una festa e si divertiranno come non mai a girare in quelle belle macchinette verdi.
Questo esempio dimostra che dove c’è follia e buona volontà il nostro sogno di “Insettopia” è possibile. Chi storce il naso resti a casa: “A noi piace giocare con le visioni, con sguardi laterali, con pregiudizi gloriosi e sventatezze ardite”.