Cosa fare

Che paura all'Aquila se gli autistici vincessero il concorso al Comune!

tommyaquila


 

Caro Gianluca,

alcune famiglie aquilane mi hanno segnalato l’intervista del nostro sindaco rilasciata il 15 ottobre ad una emittente locale dove nell’esporre la dinamica dello svolgimento di un “concorsino” il Sindaco ha riferito di preoccupazioni e di timori da tanti e dai più stretti collaboratori “Noo!! Prendi tutti gli autistici!”.

..un concorso talmente preciso con i famosi quiz – che tutti mi dicevano, anche i più stretti collaboratori “noo prendi gli autistici!”

Ma chi è che ha paura degli autistici? Ci possiamo fidare maggiormente dei dirigenti e funzionari indagati? Gli autistici non sono cattivi e sono meno dannosi della cattiva politica!

Ciao Dario.

 


 

L’amico Dario Verzulli dell’ Aquila, attivo genitore “per noi autistici”, mi segnala una frase del sindaco della sua città Massimo Cialente  intervistato da  una radio locale. A proposito di un concorso che si sarebbe dovuto svolgere attraverso dei quiz, che dei suoi stretti collaboratori avrebbero detto: “noo prendi gli autistici!!!”.

Dario ha raccolto l’indignazione delle famiglie di noi autistici che si sono così sentite chiamare in causa dai loro amministratori, come se la possibilità che i loro figli potessero vincere un concorso per il comune, tra l’ altro ritenuti dai collaboratori del sindaco capaci di superare quel tipo di prova a quiz, fosse un  pericolo da evitare.

La mia prima riflessione è stata: “rieccoci!” Ho subito associato il caso ai precedenti in cui avevo ricordato a uomini della politica e del giornalismo che non era corretto usare “autistico” come se fosse un termine dispregiativo. Dal momento che autistici erano i nostri figli e andavano semmai aiutati a vivere felicemente la loro vita, piuttosto che essere indicati come sinonimo di “dissociato” o peggio proprio di cretino.

In questo caso, come giustamente osserva Verzulli, la cosa è ben più grave: degli amministratori, eletti e stipendiati dai loro stessi cittadini, hanno un palese pregiudizio verso alcuni di tali cittadini, tanto da pensare che non sarebbe giusto un concorso che loro potrebbero vincere. Ribalto il ragionamento e provo a interpretare il retro pensiero: “Caro sindaco se fai un concorso a quiz entrano solo gli autistici che sono capaci di tenere a memoria cose incredibili!  Sicuramente perché la loro cultura sulla neurodiversità è ancora congelata su Rain Man che impara a memoria l’ elenco del telefono.

Se posso aggiungere è oltremodo ancora più grave che questa colossale idiozia il sindaco l’ abbia riportata senza minimamente prendere le distanze cogliendone la sgradevolezza e di quanto potrebbe suonare rozza alle orecchie di noi autistici.

 Senza contare che un sindaco non dovrebbe far passare il concetto che nel caso che ci fossero autistici in grado di superare una prova di concorso avrebbero sicuramente pieno diritto di essere assunti. Già ma che lo dico a fare, forse nella sua testa gli autistici sono personaggi che sarebbe meglio nascondere in qualche bell’istituto o qualcosa di simile, perché persino indecorosi in quel cimitero di macerie della sua città, macerie che ancora di più sembrano desolate quando si pensa che, pur così intrise delle lacrime di chi le ha abitate, siano comunque  servite ad arricchire indebitamente tante persone.


 

Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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