E' anche la giornata nazionale di noi migranti nello sgabuzzino di sostegno
Oggi si sono dati tutti un gran da fare tra le altre cerimonie ufficiali, tagli di nastri, scodinzolamenti di prelati, tuffi carpiati nella melassa delle belle apparenze. l’UNICEF Italia fotografa la situazione dei bambini e degli adolescenti nel nostro paese in diversi ambiti tra cui: le migrazioni, la povertà, la violenza e altri…Chissà se ci sarà un pensierino per il nostro Alessio l’inquilino dello sgabuzzino di sostegno? Al piccolo squatter dello stanzino delle scope noi possiamo solo attribuire il titolo di #teppautistico onorario, anche se magari i suoi problemi sono in parte di altro tipo rispetto a quelli che noi ben conosciamo.
Oggi 20 novembre 2015 ricorre la Giornata Nazionale dell’Infanzia e l’Adolescenza e il 26esimo anniversario dell’approvazione dellaConvenzione ONU sui diritti dell’Infanzia, il trattato sui diritti umani più ratificato nella storia. Nell’ambito della Campagna “Bambini in pericolo-Non è un viaggio. E’ una fuga” è possibile aderire on-line alla petizione ‘Indignamoci!’ per i diritti dei bambini migranti e rifugiati. E’ possibile firmare su www.UNICEF.it/indigniamoci.
Alessio è dei nostri proprio perchè l’avevano messo nel bugiugattolo con i materassi, forse avevano in mente qualche immagine di vecchi manicomi con le pareti imbottite, strano che non abbiano pensato alla camicia di forza o alla mordacchia di Hannibal Lecter!
Su qualcuno di noi autistici pensierini del genere in passato siamo sicuri che li avranno fatti, molte di quelle sante signore che si sentono intoccabili nel loro cerchio magico, fatto di chiacchiere, comunicati sindacali, fiancheggiatori ipocriti e interessati.
E’ qualche annetto che il sottoscritto, forte della sua dotazione personale di muscoli e follia vagante, non ne lascia passare nessuna di queste belle imprese che si consumano tra la puzza di cesso, le sedie azzoppate e il caffè fatto dalle bidelle col fornelletto elettrico. Non vi avvilite genitori di ragazzi fuori standard, se oggi parliamo di Alessio significa che un’altra madre e un altro padre come noi ha deciso di smettere di chiedere grazie.
Sappiamo di Alessio perché qualche altro genitore si è deciso di scendere sul sentiero di guerra per la sua creatura umiliata. La storia dello sgabuzzino di sostegno è oggi su tutti i giornali perché una madre ha fatto una foto di un posto in cui mai sarebbe dovuta entrare, per regolamento…In più l’ ha fatta girare prima ancora di chiedere altre spiegazioni, anche perché erano mesi che quelle spiegazioni le erano state negate da una dirigente scolastica in perenne latitanza.
Non ci siamo aspettati nulla dalle leggi strombazzate come la panacea che avrebbe dato finalmente dignità di cittadinanza anche a noi autistici. Non ci aspettiamo gran che da una “buona scuola” che alla fine è strangolata dalle corporazioni e in cui la buona volontà di pochi non riuscirà a smuovere il mammozzone stanco dei docenti, che avranno pure tutte le loro buone motivazioni, ma abbiamo capito che l’ inclusione è proprio all’ultimo posto nella scaletta delle loro priorità.
Facciamocene una ragione, non vedremo cambiare nulla se restiamo fuori della porta ad aspettare miracoli o illuminazioni. Documentiamo, raccontiamo, portiamo all’attenzione di tutti…Forse nemmeno questo servirà a salvarci la vita, ma almeno darà un senso al nostro quotidiano arrabattamento di fatale arrampicata sugli specchi.
Lo sgabuzzino di sostegno deve svegliarci e farci ricordare il luogo a cui saranno destinati i nostri figli quando non ci saremo più noi a difenderli!!!
muoviamoci!!!
redazione@pernoiautistici.com
SCRIVETECI NOI CI SIAMO!!!