La giornata di Fabrizia che ha studiato in America per lavorare con #teppautistici tosti
Ci scrive Fabrizia, un’analista del comportamento BCBA italiana che lavora a Boston con i bambini autistici e le loro famiglie, dopo aver lavorato nelle scuole pubbliche. Ci manda il diario della sua giornata per farci capire quanto tempo e impegno e studio sono necessari a formare un operatore che prenda in carico dei #teppautistici tosti. Pubblicheremo altre puntate con il racconto del suo lavoro, per quanti immaginano che basti farsi una chiacchiera di una settimana o qualche corso on line per dire che si sia qualificati a trattare autistici.
Ciao, questa è la faccia di un’analista del comportamento di Milano con certificazione internazionale Board Certified Behavior Analyst (BCBA) cha lavora a Boston. Sono Fabrizia Torazzi e abito a Boston. Lavoro per una piccolo società con 15 BCBA e circa 30 (part time-full time) istruttori ABA.
L’ analisi del comportamento applicata (ABA), nata dalla costola del Comportamentismo di Skinner, e` stata riconosciuta dall’Istituto Nazionale di Salute Mentale Americano come il metodo piu` efficace per ridurre I sintomi tipici dello spettro autistico e per il recupero delle abilita` mancanti nei soggetti con sintomi da ASD.
Questa e` la mia giornata:
Sono le 8.31 di lunedì mattina e sono a casa. Devo finire un Treatment Plan da mandare all’assicurazione perche` approvi (e paghi), per I prossimi sei mesi, I servizi home-based (a casa) di un bambino con diagnosi di autismo. In questo caso il bambino e chiederò 10 ore a settimana di istruttore, 2 ore alla settimana di supervisione dell’istruttore in casa del cliente da parte di un BCBA, 4 ore al mese per preparare I programmi da parte di un BCBA.
Le mie ore saranno fatturare all’assicurazione circa 100 dollari all’ora e 60$ per l’istruttrice. Il treatment plan deve descrivere gli obiettivi da raggiungere come verranno quantificati e I parametri per considerare l’obbiettivo raggiunto. Per esempio, GOAL: XXX si laverà i denti da solo. PARAMETRI: Durante la prima valutazione XXX alla richiesta di lavarsi I denti non ha iniziato nessun step. Ta 6 mesi XXX avrà completato 5 steps indipendentemente.
Sono le 11 mi prendo una pausa e vado a farmi una camminata. Alle 12 ho un meeting telefonico di due ore con la mia supervisore e discuterò dei progressi o problemi che ho con I ragazzi che seguo o con gli istruttori che supervisiono direttamente. Adoro la compagnia per cui lavoro per l’altissimo livello di supervisione. Io sono una BCBA full time (40 ore) e ho in carico solo 6 bambini/ragazzi tra I 4 e I 16 anni. Di questi tre hanno già un’istruttrice che supervisiono direttamente, mentre con gli altri lavoro direttamente io mentre selezioniamo possibili istruttori adeguati da inserire. Con uno di loro lavoro direttamente con la madre (parent training), la quale vuole imparare a rispondere adeguatamente ai bisogni/problemi del proprio bambino.
Ore 2:18. Dopo aver discusso dei miei studenti per due ore con la mia supervisor, ho mangiato e tra un po’ vado dal mio primo cliente della giornata.
Dato che I miei studenti frequentano tutti la scuola pubblica (a seconda del livello dei problemi sono o in classi separate o in classe con tutti I normodotati) generalmente ci rechiamo nelle case dei nostri studenti tra le 3:30 e le 8 di sera. Oggi dalle 3;30 alle 5:30 vado, per la prima volta, da un nuovo studente.
Il ragazzino e` quello che generalmente viene classificato (nonostante l’odio per le classificazioni) “high functioning”. Va a scuola in una classi di neurotipici ed eccelle in tutti I test tranne nel campo della socializzazione. Presenta le caratteristiche di quello che una volta veniva definite “introverso”. Non comunica volentieri, gioca prevalentemente da solo, non risponde immediatamente alle richieste dei genitori e supratutto (per I genitori) non ha l’atteggiamento spavaldo e dominante. Oggi mi limito a giocare con lui per instaurare un rapporto d’amicizia.
Dopo mi reco da un ragazzino con ottime capacita` verbali. Figlio di una famiglia medio-borghese, vive in un distretto con ottime scuole pubbliche e “ottimo” supporto ai bisogni educativi di studenti con “special needs”. Pero’ non son riusciti ad insegnarle a lavarsi le mani o il viso da solo. Ho iniziato a lavorare con lui la prima settimana di settembre 2015. Per circa 8 settimane sono andata io da sola due volte alla settimana, poi siamo riusciti a trovare due ragazze meravigliose che riescono a coprire 10 ore alla settimana . Per supervision intendo dire che mi reco a casa del cliente e vedo come vengono implementati I programmi che scrivo, quali problemi ci sono, cosa devo modificare nei programmi e se il ragazzo fa progressi o no.
Ora si lava le mani e il viso seguendo una sequenza visive, si mette le calze e le scarpe da solo e stiamo lavorando sulla lettura. Il successo maggiore è sul contatto visivo che era praticamente zero. Ora guarda e sorride tutte le volte che sente il suo nome, sta iniziano a guardare l’altro anche durante la conversazione. La famiglia è entusiasta dei risultati, il ragazzo e` entusiasta quando siamo li’ e io sono estremamente soddisfatta del mio lavoro.
Chiaramente non sempre va tutto bene così velocemente…alla prossima puntata
Fabrizia Torazzi