Buco Nero

A Licata disabili psichici incatenati e torturati dagli operatori di una cooperativa

120446873-dc6fc40f-1a9d-4a0c-b143-fca5cc163789Se qualcuno ancora avesse dubbi sul fatto che esistano tuttora dei manicomi minorili, con tutto il loro seguito di orrore, legga la cronaca di quello che è accaduto a Licata, riguardo una comunità che ospitava  disabili psichici.

Sicuramente tra gli ospiti c’è qualcuno che ha problemi simili a molti dei nostri figli. A gestire la comunità è una cooperativa dal nome poetico Suami, (forse ispirato, ma scritto come si pronuncia, al temine sanscrito Swami che nell’indiano moderno può essere usato come  “amore”, abbastanza di moda per coppie pop new age per battezzare figli).

In questo ameno posto si consumavano atti di reale sadismo nei confronti dei disabili, anche minorenni, proprio approfittando della loro impossibilità di riferirli.

 Sono stati incatenati, incappucciati, costretti a mangiare i loro escrementi. Questo è accaduto sotto l’ occhio degli amministratori, degli operatori e persino dei familiari che non si erano accorti di nulla…

Se non fosse stato per delle insegnanti che a scuola hanno capito che quei ragazzi nascondevano segni di sevizie sia fisici che emotivi ancora passerebbero il loro tempo in balia dei loro aguzzini. Non è la prima volta che registriamo fatti simili, tutti inorridiscono poi nulla cambia.

La gestione di persone così fragili e indifese non può essere assegnata con il criterio delle gare al ribasso, non può essere un regalo di denaro pubblico agli amici degli amici, non può essere unicamente una fonte di lucro per chi la gestisce.


Ecco cosa scrive la coop Suami

nel suo sito


Ecco di cosa sono accusati

Ragazzi incatenati e costretti a mangiare escrementi, chiusa la casa degli orrori di Licata

120445360-f783fb60-c6fb-406d-8f66-f422942c861cRagazzini disabili legati con catene ai letti. Altri minori legati con lo scotch alla sedia e altri ancora costretti a mangiare i propri escrementi. Una casa degli orrori quella che teoricamente sarebbe dovuta essere una comunità per minori con disabilità psichiche. Teatro delle terribili vicende è Licata, provincia di Agrigento.

I carabinieri stamani hanno arrestato Caterina Federico, 32enne licatese, responsabile della struttura, e notificato il divieto di dimora ad altri tre operatori del centro. Tra gli indagati c’è anche Salvatore Lupo, presidente del Consiglio comunale di Favara, coinvolto nella vicenda perché amministratore unico della cooperativa “Suami onlus”, proprietaria di quel centro. Secondo gli inquirenti Lupo era a conoscenza di quello che accadeva in quella casa e non ha impedito i maltrattamenti.

>>> TUTTI I CAPI D’ACCUSA <<<

L’inchiesta – coordinata dal procuratore capo di Agrigento, Renato Di Natale, dall’aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Alessandro Macaluso – è iniziata grazie alla segnalazione degli insegnanti della scuola che frequentavano i  disabili. Sono state le professoresse ad accorgersi del malumore dei ragazzi. Poi l’elemento che ha convinto la preside a chiamare i carabinieri: il disegno di uno di quei ragazzi in cui veniva raccontata una storia fatta di streghe, bambini picchiati, gente legata con le catene e terribili violenze.

Le insegnanti hanno così registrato con un telefonino i racconti degli alunni,hanno fotografato le ferite sui loro polsi e hanno passato tutto il materiale ai militari dell’arma della compagnia di Licata, diretta dal capitano Marco Currao. Le indagini, condotte con intercettazioni telefoniche e interrogatori, hanno così svelato il terrore che copriva quel centro per minori. Bambini incappucciati e legati alle sedie dopo essere stati scoperti a mangiare una merendina fuori dall’orario consentito, altri legati con catene e lucchetti ai letti per non aver finito il pranzo, altri costretti a mangiare i propri escrementi. Fatti che gli indagati hanno più volte provato a nascondere quando hanno capito che le insegnanti avevano raccontato tutto ai carabinieri. Stanotte il blitz, la notifica dell’ordinanza del gip e il sequestro della struttura.


DA NON DIMENTICARE!!!!

Redazione

La redazione di "Per Noi Autistici" è costituita da contributori volontari che a vario titolo hanno competenza e personale esperienza delle tematiche che qui desiderano approfondire.

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio