Presto un grande esperimento di Teppautistici in monopattino
Una signora che si occupa di “monopattini” ci ha cercato più volte. Di solito lasciamo perdere chi ci propone rimedi e miracoli. Questa volta però abbiamo voluto ascoltarla, ci ha assicurato che non vuole venderci nulla, ma solo venire a Roma e farci vedere i monopattini che, secondo lei, potrebbero rappresentare una buona occasione di moto ed esercizio per i nostri giganti autistici.
Le abbiamo specificato che parliamo di gente che pesa sui 90 chili…Ha risposto che non c’è problema i suoi “Foot Bike” sono fatti proprio per adulti, sono dei monopattini per grandi sicuri come biciclette, ma meno difficili a governare. Siamo rimasti d’accordo che fisseremo una data, meglio un sabato forse, per incontrarci in un posto aperto e sicuro (pensavo attorno allo stadio dove c’è un bel piazzale chiuso al traffico, ma decideremo). Noi per l’ esperimento porteremo un campione di teppautistici dei peggiori, lei porterà con un camioncino qualche monopattino dei suoi…E staremo a vedere. Avvertiremo per tempo la popolazione tutta state tranquilli….
La lettera di Maria…Lady Foot Bike
Andare in monopattino è terribilmente divertente: chiedetelo a chiunque abbia avuto l’opportunità di provarne uno. Quando il mezzo, poi, è costruito per gli adulti, è sicuro perché dotato di freni e scorre a fil di strada in modo fluido e silenzioso, non è più un giocattolo, ma un vero attrezzo sportivo. La footbike, così noi chiamiamo il monopattino sportivo, per darci un tono, è adatta a tutti: ai ragazzi, agli adulti, ai giovani e ai meno giovani; è semplice, intuitiva, sicura, facilmente trasportabile e relativamente economica.
Noi l’abbiamo scoperta un paio di anni fa, l’abbiamo importata dalla Repubblica Ceca e l’abbiamo fatta conoscere in Italia, partecipando ad un numero infinito di eventi di piazza. Durante questi eventi i monopattini vengono provati da centinaia di persone, alcune delle quali molto speciali: li vedi subito, tendenzialmente sono ragazzi grandi, accompagnati da genitori apprensivi ed amorevoli, preoccupati che le azioni dei propri figli non siano d’intralcio a quelle dei figli degli altri.
Sono quelli che voi definite #teppautistici, ragazzi fisicamente esuberanti, vogliosi di provare qualcosa di nuovo, pronti a montare a bordo, per andare, andare, andare come se non ci fosse un domani. I genitori li frenano, li bloccano, alcuni fanno loro mille raccomandazioni, altri li lasciano fare con l’idea che “tanto non saranno capaci”; e invece loro impugnano il manubrio del monopattino, mettono un piede sulla pedana e con l’altro danno la spinta propulsiva che li fa partire e poi continuano a spingere, felici e contenti di “saper fare”.
I genitori vedono il sorriso sulle facce dei ragazzi e ne restano stupiti, s’informano, chiedono, vorrebbero capire se e come è possibile acquistare un monopattino sportivo, sono pronti ad investire per vedere la felicità dei loro figli. Quando succede una volta dici “è un caso”, quando succede la seconda, la terza, la quarta pensi che magari la footbike, può interessare a chi si occupa di autismo “da dentro”.
Ed eccoci qui: abbiamo contattato Pernoiautistici e ci siamo proposti di portare alcuni monopattini a Roma, dove abbiamo ricevuto l’invito ad organizzare una giornata di prova. Noi siamo qui e saremmo felici di farvi vedere, provare e conoscere questi mezzi, strani ma non specifici per disabili; anzi, proprio perché inconsueti, crediamo che i monopattini sportivi serviranno ad abbattere le barriere tra genitori normodotati e figli autistici.
Lo scopo? Ovviamente capire se abbiamo avuto un’intuizione giusta oppure no; proporre alle varie organizzazioni che si occupano di autismo un prodotto ludico-sportivo nuovo; avere una vostra opinione in merito.
Se poi il progetto vi piace e ci volete anche nel vostro film, tanto meglio!
A presto
Maria Turra ( nella foto con Mario!)