Immaginate vostro figlio autistico nudo, legato e in mano a un aguzzino
Ancora una volta sembra passare inosservata la notizia della scoperta di un altro lager per persone che potrebbero essere i nostri figli. Ancora una volta abbiamo visto foto e filmati di quello che accade in un luogo di sevizie e sofferenze, ancora una volta nascosto dietro alla facciata di un istituto considerato ente di eccellenza per accogliere persone disabili.
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Non voglio rovinare la serata ai miei colleghi genitori, non voglio distoglierli dai mille problemi quotidiani legati ai figli autistici, quelli delle diagnosi, dei riconoscimenti, della scuola, delle terapie ecc, che comunque riempiranno le loro giornate, come riempiono e hanno riempito le mie. Vorrei però proporvi un test, crudele e spietato, ma necessario. L’ ho fatto su di me e vi assicuro che mi ha fatto pensare.
Provate a pensare che questo potrebbe essere il destino di vostro figlio “dopo di voi”
E’ un fotogramma di quello che hanno filmato in un “grande polo sanitario-riabilitativo per anziani e per disabili”. Questa stanza fa parte dell’ “Ente Ecclesiastico dell’ Opera Don Uva della Congregazione della Ancelle della Divina Provvidenza.”
Nell’immagine io vedo un uomo nudo, in piedi in una stanza desolata e squallida come un carcere. Ha le mani legate dietro alla schiena, come un condannato. Ai suoi piedi un secchio pieno a metà.
A me fa venire in mente una sala da tortura, il preludio a un supplizio, come minimo una punizione per fare soffrire, umiliare, terrorizzare togliere la dignità a un essere umano.
Non è un uomo qualsiasi, ma un uomo inerme per i problemi che noi conosciamo, che probabilmente sono simili a quelli del mio Tommy, dell’amico Bobone o di uno qualsiasi dei vostri amati figlioli.
Un uomo che una volta è stato un bambino, un ragazzo, che avrà avuto una famiglia e delle persone che si sono fatte in quattro per il suo benessere possibile. Un uomo che ora è solo perchè qualcuno ha pensato che la la Divina Provvidenza, o qualcuna delle sue ancelle, potesse prenderselo in carico con la stessa cura e lo stesso affetto della famiglia, anche perchè qualcuno per questo servizio sta pagando e questo qualcuno siamo anche noi.
Ora invece questo uomo è nudo e legato. Lui non si renderà nemmeno conto del perché di tanta crudeltà da parte di persone sconosciute. Per loro fortuna non sarà mai capace di raccontarla. L’unico suo pensiero non potrebbe essere che quello di un’apocalisse, un cataclisma cosmico, l’annientamento di un mondo di riferimenti familiari, della sicurezza della sua casa, delle persone che l’hanno allevato, di quei punti certi su cui è stata appoggiata la prima parte della sua fragile esistenza.
Ora per lui si è spalancato solo un inferno senza inizio e senza fine da cui, anche se ora è stato strappato ai suoi carnefici, nessuno avrà più pazienza di portarlo fuori con umana dedizione. Come noi sappiamo fare quando affrontiamo una crisi, un momento difficile, un improvviso attacco di tristezza o di rabbia.
Come non sanno fare le persone a cui era stato affidato, scelte tra le più infime perchè sono quelle che costano meno, che non hanno capacità e mestiere, che non sanno rispondere che con violenza e crudeltà ai bisogni di una persona non in grado di gestire se stessa.
Di fronte a questa, che è una realtà che tocca tutti noi, c’è ancora il tempo per perdersi in piccole e sciocche diatribe tra associazioni, tra genitori organizzati, tra quelli informati e quelli arrabbiati e quelli che guardano nascosti?
C’è ancora voglia di ascoltare gli ammaestratori di tartarughe, i venditori di elisir, gli strizzacervelli delle mamme frigorifero? C’è ancora voglia di scrivere letterine al Papa, al Presidente, a quelli bravi e buoni che fanno le leggi, ai guru, agli sciamani e le befanesse in passerella?
C’è secondo voi un’alternativa per costruire un destino diverso per i nostri figli? Sia per quelli che tenete stretti e chiusi in casa perchè pensate che sia quella la cosa migliore per loro, sia per quelli ammaestrati che continuiamo a portare in giro (me compreso…Badate bene!) a far vedere alle anime belle come son bravi quando cantano, ballano e tirano di scherma…Fieri proprio come in buon Geppetto era del suo Pinocchio, a cui voleva bene anche se era di legno e non certo un ragazzo come tutti gli altri.
La verità è che non vogliamo vedere, perché non ce la facciamo a pensare che finiranno così. Invece che agire rimuoviamo il pensiero che ci annichilisce. E’ quello che sappiamo ma a cui ci rifiutiamo di pensare, perchè nella nostra testa ci vediamo eterni ed eternamente al loro fianco.
Ps
Il primo che mi scrive che faccio di tutta erba un fascio, che faccio disinformazione, che mi accanisco verso tante brave persone che fanno solo del bene, che sono ignorante perchè non conosco tante belle realtà che funzionano nel nostro paese, che per colpa mia si sentono criminalizzati tanti lavoratori ecc ecc. Giuro che ce lo mando...A passare una settimana di vacanza dalla Ancelle della divina Provvidenza.
P.S. Non si può certo dire che le violenze agli ospiti del Don Uva fossero episodi imprevedibili. Le Ancelle della Divina Provvidenza sono da anni al centro di una vicenda giudiziaria molto complessa, il Don Uva attualmente è in Amministrazione straordinaria. Le cronache parlano di madri superiore agli arresti, di assunzioni di parenti e amici, di tesoretti miliardari in mano alle suore, di oscure vicende finanziarie che risalgono fino allo Ior, di Gianluigi Nuzzi chiamato a testimoniare…Se qualcuno fosse curioso legga questi articoli del Quotidiano del Sud.
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