La Rai chiama Red Ronnie e la Brigliadori a spiegarci che siamo autistici per colpa dei vaccini
L’abbonato in prima fila ha avuto una grande occasione per ascoltare le voci di Red Ronnie ed Eleonora Brigliadori che dicono la loro su vaccini e autismo, sostenendo naturalmente che chi si vaccina muore… O giù di lì. Nello stesso giorno in cui proponiamo un dibattito aperto tra scienza e approssimazione su quello che ci riguarda da vicino, ci troviamo di fronte a un altro esempio di informazione fanta-autistica, che è passata in prima serata su Rai2. Il servizio pubblico ha una grossa responsabilità continuando a far credere come possibile la panzana dei vaccini che fanno diventare autistici.
La puntata di Virus di ieri 12 maggio ha riproposto il tema nella solita chiave da talk popolare in cui a nessuno si nega una sparata, ma insinuare dubbi sulle terapie alle famiglie di autistici è un delitto! Non si fa un’ operazione di verità in un programma in cui Red Ronnie parla tranquillamente di morti per vaccino, dove Eleonora Brigliadori ribadisce il concetto parlando di sue esperienze para normali di pre morte e illuminazione, non sono temi in cui giova chiamare ospiti che “fanno colore”.
Come pure sarebbe ora che Franco Antonello capisse che non fa un bene alla causa continuando a citare le mail che gli mandano gli “autistici da vaccino”, non è scientificamente rilevante l’emotività che circola in rete, ne arriverebbero di più se chiedesse di scrivergli ai miracolati da S. Antonio. Mi dispiace ritornarci perchè è un genitore come me, ma ha poco senso sostenere economicamente progetti dell’ISS e allo stesso tempo di antivaccinisti, non è tema che permette posizioni bipartisan questo.
E’ atroce la confusione che si crea in famiglie con bambini autistici con programmi del genere, che sono esattamente agli antipodi di quello che dovrebbe fare il servizio pubblico. Qui non si tratta di sentire tutte le campane, si tratta di non sapersi prendere la responsabilità di sostenere che l’ unica medicina è quella delle evidenze scientifiche. Così potrebbe persino capitare che Red Ronnie possa fare un endorsement al Metodo Montinari.
A dirlo non siamo soltanto noi, ma oltre a Maria Antonietta Farina Coscioni che ha contraddetto Red Ronnie, l’unico rappresentante della comunità scientifica invitato alla trasmissione è stato il prof Roberto Burioni immunologo del S. Raffaele di Milano, e che ha scritto tutta la sua indignazione nel suo profilo Facebook.
Finalmente uno scienziato serio che ci mette la faccia e segna la differenza tra ricercatori, ciarlatani e persone che non hanno titolo a parlare di medicina e cure. E le associazioni di genitori con figli autistici? Perchè ultimamente se ne stanno tutte zitte e buone e non prendono più posizione su temi così fondamentali? Dobbiamo sempre essere solo noi a fare noi la parte dei rompiscatole? Perchè se ci voltiamo ci sentiamo sempre più soli in queste battaglie? (GN)
LEGGI LA NOSTRA INTERVISTA AL PROF. ROBERTO BURIONI
La protesta del prof Roberto Burioni
Ieri sera, come alcuni di voi hanno potuto vedere, sono stato invitato alla trasmissione “Virus” di Rai2, che parlava di vaccini. La mia voce doveva essere quella dell’esperto che doveva riportare quella che è la verità scientifica. In realtà la trasmissione ha preso una piega davvero pessima. Uno degli ospiti era il padre di un bambino autistico, un imprenditore, che ha affermato che l’autismo di suo figlio dipende dai vaccini. Pur rispettando il dolore di questo genitore, quello che ha detto è semplicemente falso. La parola è quindi passata, per lungo tempo, ad un DJ in lieve disuso, Red Ronnie. Costui si è prodotto in uno sproloquio senza senso, mescolando vaccini, terapia Stamina, morti bianche (?), l’inefficacia del vaccino contro il vaiolo (qualcuno gli ha detto che grazie al vaccino il vaiolo è sparito?), pericolosità del mercurio (che non c’è più nei vaccini) e concludendo con l’affermazione che uno stile di vita sano, insieme all’allattamento materno, PREVENISCE (sic) le malattie. A chiudere è arrivata Eleonora Brigliadori, della quale nulla dico riportando semplicemente un suo recente commento alla morte di una giovane attrice causata da un cancro al seno che illustra sufficientemente il personaggio. Io ho fatto quello che potevo: ma mi è stato concesso un tempo minimo e infine le mie affermazioni (vere) si sono trovate sullo stesso piano di quelle di questi tre signori, tutte false. Insomma, io che studio i vaccini da una vita ho avuto molto meno spazio di tre personaggi che – credetemi – non sanno né cosa sia un virus, né cosa sia un vaccino. Io penso che questo non debba essere tollerato in generale, ed ancora meno debba essere tollerato in una televisione pubblica, che viene sostenuta dalle nostre tasse e dal canone. Non ritengo che si possano impunemente e volontariamente diffondere notizie non solo false, ma anche pericolose, in quanto potrebbero indurre nei genitori un comportamento che può mettere a rischio grave i figli loro e degli altri. Non ritengo che tutte le tesi e le opinioni debbano avere ospitalità. In un dibattito sull’immigrazione non penso che chi sostiene che i neri siano meno intelligenti debba avere spazio; parimenti se si parla di pari opportunità non considero appropriato fare parlare chi pensa che le donne siano esseri inferiori che si possono picchiare a piacere. Allo stesso modo chi dice che i vaccini provocano l’autismo, bugia di un medico truffatore, non può avere voce in capitolo nell’informazione. La televisione pubblica inglese, quella alla quale si ispirano i nostri politici, già da molto tempo ha stabilito che su alcuni argomenti non è consentito dare uguale spazio alla verità scientifica e a tesi che non hanno alcun fondamento.
E mi chiedo come il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, possa permettere che, mentre da un lato lei spende dei soldi pubblici per migliorare la salute degli italiani promuovendo la prevenzione, dall’altro consente che con gli stessi soldi pubblici si diffondano notizie false che porteranno i genitori a fare scelte che metteranno a rischio la salute dei cittadini. Noi paghiamo le tasse e sappiamo di doverlo fare perché, tra le altre cose, i soldi che paghiamo vengono usati per tenere in ordine le strade e renderle più sicure. Ieri sera abbiamo visto dei signori che, con i nostri soldi, hanno comprato dell’olio e lo hanno versato in una curva pericolosa. Questo non possiamo tollerarlo. Contro questo dobbiamo gridare forte, e alzare la voce |
Guarda la puntata di “Virus”