Pensare Ribelle

Piccola guida al voto per teppautistici

schedaAvendo stabilito senza ombra di dubbio che il diritto di voto comprende anche i teppaustici forse vi potrà essere utile questa piccola guida per conseguire il voto assistito perché, come tutte le cose in Italia, c’è da seguire un iter, non difficile, ma necessario perché i nostri teppautistici possano esercitare il loro diritto/dovere.

Muniti di teppautistico/a, documento di identità, certificato elettorale e certificazione di invalidità bisogna recarsi da un medico legale presente nei maggiori poliambulatori delle città. Per il mio quartiere a Roma, Prati-Trionfale per esempio, si può andare a Lungotevere delle Vittorie. In pochi minuti il medico legale fornirà una certificazione che dichiara il/la teppautistico/a idoneo al voto assistito.

ATTENZIONE: qualche medico potrebbe tentare di non concedere la certificazione, non può farlo, in quel caso minacciate un esposto, andate da un altro medico legale e possibilmente fornite a tutte le sedi di partito di zona nome e cognome del medico in questione dicendo che si rifiuta di concedere la certificazione. Sì, purtroppo succede anche questo.

Una volta ottenuto il prezioso pezzo di carta andate muniti di teppautistico/a (forse è possibile anche andare con una delega e senza lui/lei in persona) , documento di identità, certificato elettorale e certificazione del medico legale all’Ufficio Elettorale Centrale della vostra città dove metteranno sul certificato elettorale del/della teppautistico/a un timbro permanente sull’ultima pagina e il gioco è fatto. Per i romani l’Ufficio Elettorale Centrale è in Via Petroselli 50.

Il giorno delle elezioni i teppautistici possono votare nel loro seggio di appartenenza accompagnati in cabina da un elettore dello stesso seggio, ovviamente presentando entrambi al personale del seggio un documento di identità e il certificato elettorale.

Sembra più difficile leggerlo che farlo, è una rottura burocratica, ma io credo fermamente che sia importante che i nostri figli votino, partecipino alla vita democratica di questo paese essendone cittadini a tutti gli effetti.

” E poi i politici dovranno farci i conti con i loro voti e dare quelle famose risposte che tutti noi, genitori e figli, aspettiamo da tempo.”

di Irene Gironi Carnevale

Dalla teoria alla pratica,  Silvia Mineo, madre di un teppautistico ha iniziato l’iter per consentire a suo figlio di votare. Ecco il suo breve racconto.

Primo round: mi son recata oggi dal medico legale per chiedere il certificato per il voto assistito.
Prima reazione molto dubbiosa… e quando ho iniziato a sostenere che rifiutarlo è una discriminazione si è … come dire… un po’ inalberata? E’ seguito un time out :”vediamo che ne pensa il mio collega”… collega impegnato, era quasi ora di chiusura, “può tornare domani e può portare delle certificazioni aggiuntive?” – “Ok d’accordo”.
E domani è un altro giorno.

P.S.: ho chiesto a Riccardo se domani si sentiva di ritornare alla Asl e affrontare i medici e mi ha risposto : “si, ma se grida no”. Gli ho risposto; “lo vedi, la mamma non ha gridato, ha gridato solo la dottoressa. Io non ti posso assicurare che non gridi neanche domani. Tu te la senti? ” “Si”….

 

Redazione

La redazione di "Per Noi Autistici" è costituita da contributori volontari che a vario titolo hanno competenza e personale esperienza delle tematiche che qui desiderano approfondire.

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