Buco Nero

Vaccini e botte in testa fanno diventare autistici? Il professor Burioni risponde

autista burioni

II dottor Roberto Burioni, ordinario di microbiologia e virologia all’Università San Raffaele di Milano, torna a sfatare falsi miti sull’autismo. Lo ha provato a fare in una puntata riparatrice del programma Virus di Rai due, in onda giovedì 19 maggio, nella precedente si era trovato in minoranza rispetto alle teorie antivaccino di Red Ronnie ed Eleonora Brigliadori. Nella trasmissione del 19 maggio era però in compagnia di altri due ospiti singolari: una mamma, rappresentante di un comitato che ha sostenuto che gli anticorpi i bambini se li creano giocando a terra senza bisogno di vaccini ed un avvocato che si è professato il massimo esperto di autismo in Italia e nel mondo, portando avanti la tesi che si può diventare autistici anche prendendo una botta in testa. Come al solito, il professore ha cercato di difendere come meglio poteva la scienza rispetto all’empirismo, ma se non fosse stato abbastanza chiaro il suo pensiero, che è basato su anni di studio e su riferimenti scientifici solidi, lo ha riportato anche in un post nel suo profilo roberto burioni medico  , utile e chiaro per tutti. Per questo lo ringraziamo di averci autorizzato a pubblicarlo anche nel nostro sito.

vaccini burioni In una trasmissione televisiva alla quale ho avuto il piacere di partecipare, un avvocato dal multiforme ingegno che si è qualificato dicendo: “passo per essere, a torto o a ragione, uno dei maggiori esperti su questa materia, a livello nazionale, e non solo, perché mi chiamano anche dall’estero.” (2:03.17 nella trasmissione) ha affermato testualmente che

alcuni sono autistici perché hanno battuto la testa” (2:07:10 della trasmissione)

Nonostante l’abbia detto un grande esperto, questo non è vero: battere la testa può causare un sacco di problemi, ma non causa l’autismo.

L’autismo, in realtà, è una malattia molto complessa, costituita da una moltitudine di diversi disturbi, tanto che il modo corretto di chiamare questa patologia è “disturbo dello spettro autistico”, anche se io per semplicità continuerò a chiamarla “autismo”. La causa di malattie complesse raramente è singola: in questo caso dati molto convincenti indicano che un ruolo molto importante possano averlo i geni ereditati dai genitori. Numerosi studi eseguiti su gemelli omozigoti e su popolazioni molto ampie fanno pensare a questo, ed un dato molto inquietante è la differenza drammatica di incidenza tra maschi e femmine (1 bambino su 42 è autistico contro 1 bambina su 189 negli USA).

I vaccini, l’hanno dimostrato tantissimi studi, non c’entrano niente (già basterebbe la differenza tra maschi e femmine a dimostrarlo). Però, lo sapete, i ricercatori sono gente strana e va a pensarle davvero tutte. Qualcuno si è detto: i vaccini non hanno un ruolo nel causare l’autismo quando andiamo ad analizzare la popolazione generale, ma cosa succede se studiamo in maniera particolare i bambini che hanno un fratello autistico? Sappiamo che – dato il ruolo che possono avere i geni ereditati dai genitori – avere un fratello autistico aumenta in maniera considerevole il rischio di sviluppare la malattia: non è che per caso in questa popolazione particolarmente predisposta a sviluppare l’autismo i vaccini hanno un ruolo nel facilitarne l’insorgenza?

Detto e fatto: i ricercatori sono andati a controllare un database di quasi 100.000 bambini e i dati non hanno lasciato alcun dubbio: la vaccinazione trivalente contro morbillo, parotite e rosolia non aumenta il rischio nei bambini che non hanno un fratello autistico (confermando quanto sappiamo già) e neanche nei bambini che hanno un fratello autistico. Ancora una volta la conferma: i vaccini non c’entrano.

Insomma, considerata la mole di evidenze (controllate i lavori citati se non siete convinti) sostenere che i vaccini abbiano un ruolo nel causare l’autismo è davvero sostenere una menzogna di dimensioni colossali, come negare l’esistenza della forza di gravità o intestardirsi nel sostenere che il sole gira e la terra è ferma.

Ed è una balla anche se la dice un esperto tanto stimato e autorevole quanto l’avvocato.

Su di un punto però l’avvocato ha ragione: come ha detto appassionatamente in trasmissione, una cosa non è vera perché la dice un professore universitario.

Una cosa è infatti vera perché è dimostrata da dati scientifici inconfutabili attraverso il lavoro rigoroso dei ricercatori.

Proprio perché è questo che rende le cose vere, e non il mio titolo accademico, alla fine di ogni mio breve intervento inserisco tutti i riferimenti bibliografici nei quali sono riportati i risultati sui quali si basano le mie affermazioni
.
Dunque se un professore universitario vi dice qualcosa riguardo alla materia di cui si occupa da decenni, fate bene a dubitare.

Al contrario se a dirvi qualcosa sui vaccini e l’autismo è un avvocato dal multiforme ingegno dovete crederci, perché, come vi ha detto in trasmissione, lui passa per essere uno dei maggiori esperti su questa materia e chiedergli le fonti scientifiche sulle quali basa le sue affermazioni significherebbe mancargli di rispetto e dimostrare poca intelligenza.

Questa la bibliografia del professor Burioni:

Autism Occurrence by MMR Vaccine Status Among US Children With Older Siblings With and Without Autism JAMA. 2015;313(15):1534-1540

Advancing the understanding of autism disease mechanisms through genetics Nature Medicine 22, 345–361 (2016)

Vaccines and Autism: A Tale of Shifting Hypotheses Clin Infect Dis. (2009) 48 (4): 456-461.

Vaccines are not associated with autism: An evidence-based meta-analysis of case-control and cohort studies. Vaccine. 2014 June;32(29):3623–3629.


 

LA PUNTATA DI VIRUS DEL 19 MAGGIO

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio