I Teppautistici crescono grazie a Digital for Social
Presto il sito “per noi autistici” crescerà rinnovandosi tecnologicamente, offrendo servizi attraverso un’app e strutturando la sua web radio, al momento solo in embrione. L’evoluzione tecnologica del sito è stata elaborata dalla Onlus Insettopia ed è stata selezionata tra i 19 migliori progetti che saranno sostenuti da Digital for Social: il bando per la digitalizzazione del Terzo Settore che, ideato e promosso da Fondazione Vodafone Italia e realizzato in collaborazione con il Gruppo 24 Ore.
Lanciato a fine ottobre 2015 e promosso attraverso un roadshow in 10 tappe, che ha percorso l’Italia da Nord a Sud, il bando si è rivolto a Onlus, Cooperative Sociali, Associazioni e Fondazioni ben radicate sul territorio e impegnate a sostenere e ad affrontare il disagio giovanile in tutte le sue forme e si è proposto di aiutare i soggetti già attivi nel Terzo Settore con la necessità di rendere più efficace la loro attività attraverso l’utilizzo di strumenti digitali.
Il bando ha permesso di raccogliere ben 472 candidature. Le proposte, tutte volte a fornire risposte concrete a specifici bisogni sociali e a migliorare le condizioni di vita e di salute dei soggetti più a rischio, sono state vagliate da una Giuria, appositamente scelta, composta da esperti del terzo settore, rappresentanti del Gruppo 24 Ore e membri del Cda della Fondazione Vodafone Italia.
19 progetti selezionati tra 472 candidature
Tramite un’attenta fase di valutazione dei progetti, esaminate in base al potenziale impatto sul contesto sociale o organizzativo dell’associazione, in base al livello di innovazione tecnologica apportato e al grado di fattibilità e di sostenibilità economica, è stato possibile individuare le 19 migliori idee di Digital for Social:
“L’Oggetto che non c’è”, “Mirrorable”, “Punti di Pace”, “TeleTatto”, “I Bambini Contano”, “M.A.C. Mi Abilito a Casa”, “Per noi autistici”, “Wetoo”, “The look of life”, “DigItaliano”, “Dal libro allo smartphone e al tablet: audiolibri per giovani con difficoltà di lettura”, “Sc(hi)accia DCA”, “Sharehab”, “Io Sono a Scuola”, “Air Job”, “RINGS Rare Information Network Genereating Solutions”, “A bridge for your future”, “Leggere con un click”, “Dear Robo&Robo”.
I progetti selezionati saranno finanziati per un totale di circa 2 milioni di euro messi a disposizione dalla Fondazione Vodafone, che a fronte dell’elevato numero di proposte arrivate e della bontà dei progetti ha deciso di aumentare l’iniziale importo di 1,5 milioni di euro portandolo alla somma finale di 1.944.024 milioni di euro.
Su quale base si svilupperà il progetto “per noi autistici”
Abbiamo iniziato a ottobre 2015 a pubblicare notizie dalla nostra area web www.pernoiautistici.com abbiamo lanciato la sfida di voler costruire il più importante aggregatore di senso e di cultura sull’autismo in Italia. Oltre a produrre contenuti originali cerchiamo di essere un supporto autorevole che, con l’aiuto di un qualificato comitato scientifico, certifichi o rettifichi le notizie prese dalla rete o pubblicate dai giornali, generi rassegne stampa ragionate e affidabili su quanto si faccia e si dica nel mondo e in Italia riguardo all’autismo.
Ora vorremmo far evolvere il nostro primo avamposto digitale in un progetto assolutamente innovativo per la condivisione delle informazioni tra le famiglie di autistici e di monitoraggio dei bisogni di chi deve affrontare il problema dell’autismo.
In Italia non abbiamo uno strumento di feedback strutturato e su base nazionale per avere informazioni su quale sia il livello di servizio che ottengono le famiglie con un autistico (il calcolo statistico è che siano almeno 600.000), quale sia il livello di soddisfazione o di disagio che quotidianamente registrano nei loro rapporti con la macchina burocratica, negli scambi sociali, nelle corrette scelte terapeutiche.
Pensiamo che la tecnologia possa rappresentare un valido supporto per le famiglie di persone autistiche
Abbiamo osservato come le famiglie dei soggetti autistici pur trasversali alla società del nostro paese, siano accomunate da una straordinaria familiarità a fruire degli strumenti di interazione digitale. Il problema è che molto spesso le realtà sono frammentate in una miriade di piccoli universi associativi che restano tagliati fuori da una visione generale e incondizionata dell’universo autistico. Noi dovremmo studiare la maniera di creare il social network delle famiglie e per farle dialogare tra loro, fornire linee di conoscenza e aggiornamento sulle evoluzioni della ricerca accreditate da partner scientificamente inoppugnabili.
Il social network funzionerebbe come realtà d’interscambio non solamente di informazioni, ma anche di servizi. Dovremmo favorire la costruzione di una rete domanda/offerta di opportunità per segnalare tutto quanto possa essere indispensabile sapere nella gestione quotidiana di un equilibrio così difficoltoso come la famiglia di un autistico: la possibilità di formare operatori, di reperire personale specializzato, di usufruire di trasporti, strutture sportive, centri di terapia, luoghi per organizzare soggiorni estivi o campus destinati ai ragazzi. Anche formule come l’house sharing o il car sharing potrebbero rappresentare risorse utili, se strutturate in una rete affidabile e certificata.
Il progetto si avvarrà di partner scientifici
Per quanto riguarda lo specifico tema della sindrome autistica ci stiamo coordinando con un comitato scientifico composto un gruppo di medici e scienziati di AIRA che per la prima volta in Italia si sono costituiti in un network per supportare la ricerca scientifica “evidence based” sui Disturbi dello Spettro Autistico
Oltre ad avvalerci di una start-up universitaria, IbisLab srls, per lo sviluppo del framework applicativo proposto, il progetto coinvolgerà due gruppi di ricerca universitari: Laboratorio Giuda, DIMEG, Università della Calabria, che include un gruppo di docenti e ricercatori esperti nella macro-tematica “ICT e Gestione dell’Informazione nelle Imprese”; il gruppo di ricerca si preoccuperà, durante l’esecuzione del progetto, di individuare e sperimentare strumenti e metodi statistici oltre a specifici indicatori per meglio classificare i servizi di accoglienza e ricreazione per soggetti autistici. I risultati di tale ricerca saranno eventualmente “acquisiti” nelle funzionalità delle applicazioni sviluppate e saranno comunque spunto dei successivi follow-up dello stesso progetto.
Inoltre il gruppo di Informatica giuridica della Bicocca di Milano si occuperà degli aspetti giuridici che concerno il trattamento dei dati, in alcuni casi personali e sensibili, che saranno raccolti. Il trattamento non sarà svolto solo rispetto della legge italiana ma anche nel rispetto di elevati standard di riservatezza che saranno definiti nel corso del lavoro in modo da garantire a tutti i soggetti il rispetto dei loro diritti fondamentali. In particolare i dati raccolti con finalità di ricerca statistica saranno studiati per individuare gli strumenti tecnici e giuridici in grado di garantire un alto grado di anonimato.