Sei teppautistici esclusi dal centro estivo. Al comune costerebbero 5 mila euro. Troppi
Dopo le gite scolastiche e i saggi di fine anno, tocca ora ai centri estivi lasciare a casa i #teppautistici. Non è una novità, abbiamo già scritto qui quanto sia complicato gestire l’estate del figlio #teppautistico quando le scuole chiudono i battenti per tre mesi. Questa che vi proponiamo qui oggi è solo una delle tante storie di “no” incassati, drammaticamente, da tante, troppe famiglie. E’ il caso emblematico di un rimpallo di responsabilità tra chi – dalla cooperativa al comune, fino al governo – dovrebbero tutelare i diritti di tutti e condannare, sanzionandola, ogni forma di discriminazione.
Recuperiamo questa notizia da un sito d’informazione locale: i giornali non ne parlano, la storia non fa notizia, anche se il caso è serio:. Ne parla invece ampiamente “Targatocn”, il quotidiano on-line della provincia di Cuneo, che ha ricevuto e riporta la denuncia di una mamma di Borgo San Dalmazzo.
Questa estate, con mio immenso dispiacere non posso iscrivere il bambino all’estate bimbi perché è disabile e quindi necessità di un assistente solo per lui. E sembra che né chi gestisce l’estate bimbi né il Comune abbiano i fondi per fare in modo che mio figlio e altri bimbi abbiano la giusta assistenza.
Una domanda mi sorge spontanea in questo caso non si tratta di discriminazione? La legge prevede l’inclusione di bimbi con disabilità con gli altri: allora perché è così difficile iscrivere mio figlio all’estate bimbi della mia città? Perché i fondi per abbellire il paese o per cose di secondaria importanza si trovano sempre? Soldi tra l’altro della collettività. I bambini e le famiglie andrebbero tutelate, sempre, bisognerebbe solo iniziare a capire quali sono le priorità e dove è necessario investire. Naturalmente prima di scrivere a lei mi sono rivolta sia al sindaco, sia a chi si occupa della scuola, la risposta è stata la stessa; per i bambini con disabilità niente asilo estivo. Se ne riparlerà forse il prossimo anno! Inaudito!
E il figlio della signora Monica non è l’unico #teppautistico escluso da Estate bimbi: condividono la sua stessa sorte atri 5 bambini con autismo, tutti in età prescolare. Correttamente, la redazione della piccola testata ha interpellato anche l’amministrazione comunale, nella persone dell’assessore Luisa Giorda. E ha scoperto così che l’assistenza per i 6 piccoli #teppautistici costerebbe al comune 5 mila euro, solo per il mese di luglio. Tale è il preventivo presentato all’amministrazione dalla cooperativa che gestisce il servizio.
Ecco le parole dell’assessore, riportate da “Targatocn”:
Non è una cifra astronomica, ma purtroppo non è stata messa a bilancio e con i vincoli che ci vengono imposti non possiamo fare alcuna variazione. Questo tipo di assistenza non rientra nelle autonomie, che il Comune è tenuto a dare, ma l’estate bimbi è un servizio diverso dalla scuola. Per le autonomie il Comune spende 70mila euro l’anno, dobbiamo valutare di estendere l’investimento all’intero anno, non solo al periodo scolastico.
E’ la prima volta che si pone questo problema. Ci siamo resi conto che le certificazioni sono in aumento. Anche per questo siamo in contatto con la referente per le disabilità della scuola materna di Borgo, con l’Asl e la neuropsichiatria infantile per capire come intervenire e cosa fare come Comune. Quest’anno purtroppo non potremo fare niente per i bimbi, ma per il prossimo anno ci organizzeremo. Capisco, prima di tutto come madre, che la risposta dell’amministrazione non sia soddisfacente, ma i vincoli che ci vengono imposti dall’alto non consentono, per quest’anno, di agire diversamente.
Per quest’anno, insomma niente da fare. I #teppautistici aspetteranno fiduciosi la prossima estate.