Per noi autistici preparate la camicia di forza, a 18 anni ci hanno condannato a essere psicotici
Ho scritto ieri che la vigliacca bastonata istituzionale agli autistici italiani, soprattutto quelli adulti come mio figlio, è arrvata durante un afoso sabato pomeriggio estivo. Il periodo è quello strategico delle fottiture balneari, quelle da praticare approfittando dell’ intorpidimento stagionale e confidando che le reazioni di chi le subisce siano ridotte al minimo. In questo caso la miserevole presa in giro è la notizia sui LEA sull’autismo che sono scomparsi, nonostante fossero stati promessi dal Ministro della Salute, caldeggiati dal Presidente della Repubblica e persino corroborati dall’approvazione apostolica di Papa Francesco.
La festa è finita cari autistici i LEA promessi è meglio che ve li scordiate
Io su questo scempio non ho fatto di più che leggere e ripubblicare il comunicato stampa dell’associazione che dovrebbe raccogliere noi genitori. Forse il mio commento è stato irrispettoso dell’ autorità perchè il pezzo è stato commentato dalle stesse persone che hanno scritto il comunicato con una tirata d’ orecchie del tipo: “non disturbare i signori della politica, sono già stati tanto gentili con noi…”
“La litigiosità e l’acredine di molti genitori rischia di generare nella classe politica l’idea che qualunque cosa si faccia in favore dell’autismo va sempre male, e questa è una brutta premessa. Questo atteggiamento riduce anche il potere contrattuale e di rappresentanza che le nostre associazioni hanno verso il potere politico e indebolisce la causa dell’autismo.”
Se era indirizzato a me vi sbagliate, io non sono litigioso e non vorrei mai esserlo. Litigare assorbe energie e le mie sono centellinate a favore di quello che ogni giorno riesco a fare per noi autistici, per mio figlio Tommy, per vivere al meglio possibile anche la mia vita, che nella pesante, anche se a volte persino divertente, attività di padre d’ autistico è comunque più difficile della media.
Posso anche farmene una ragione delle promesse da marinaio che avevano avuto la funzione di lubrificante per farci “incorporare” una legge, che ho sempre pensato fosse molto di facciata e poco di sostanza. Ho visto troppi salamelecchi e dichiarazioni d’ orgoglio attorno a quel foglietto che sanciva l’ astrattezza.
Ora però della notizia vorrei sottolineare l’ aspetto più vergognoso, che non è tanto la furbata dei soldi che sugli autistici saranno risparmiati. L’ aspetto peggiore è il ribadire la sprezzante ignoranza istituzionale che vuole noi autistici ridotti all’arcaico rango di poveri matti da manicomio allo scoccare dell’età adulta.
Vorrei che qualche onesto rappresentante della comunità scientifica si alzasse in piedi e dicesse con chiarezza e decisione chi siamo noi autistici dopo il fatidico diciottesimo compleanno. Ha ragione il Ministero della Salute per cui diventiamo psicotici? Basta saperlo, per quello che mi riguarda sono andato già a visitare con Tommy quello che resta del manicomio per bambini di Aguscello, ci abbiamo girato una sequenza del film tra quelle giostrine arruginite e quelle lettighe da film dell’orrore. Così intanto ci abituiamo a quello che ci verrà riservato.
L’unica vera domanda è questa, che fine pensate che debbano fare i nostri figli quando noi non ci saremo più? Basta carezze sulla testa, sorrisi di compassione e chiacchiere da convegno. Diteci se state giustificando le discariche che vediamo ben attive quando Carabinieri e Polizia mettono telecamere nascoste. Diteci se state promuovendo la raccolta differenziata dei nostri figli, come fossero rifiuti “speciali” destinati a quei cassonetti.
ANCORA UNA VOLTA E’ UNA MADRE TRA LE PIU’ TOSTE A FARSI SENTIRE PER PRIMA
Io sono indignata! Io sono furiosa! Non posso credere a quello che leggo!
Dopo una legge nazionale che definisce cos’è l’autismo e come va trattato. Dove si parla di equipe dedicate, di alta formazione, dove si sottolinea la necessità del trattamento precoce per i piccoli.
Insieme ad altri genitori da anni ho dato vita ad un Centro terapeutico che sta mettendo in pratica quello che le Linee Guida del Ministero della salute hanno definito essere ciò che serve all’autismo. Equipe multidisciplinare, diagnosi corretta, trattamenti intensivi e precoci tra quelli indicati come efficaci, formazione agli insegnanti, agli operatori, ai genitori. di Angsa Novara-Vercelli e Coordinamento Autismo Piemonte Benedetta Demartis è tra i genitori che si occupano di autismo, oltre ai loro figli, una di quelli con più “palle” che ci siano in Italia. E’ promotrice e segue attivamente una delle realtà esemplari nel nostro paese: il centro autismo di Novara specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei Disturbi dello Spettro Autistico, per cui mette a disposizione un’équipe multidisciplinare altamente specializzata nella diagnosi e nel trattamento dell’Autismo e dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Oggi il centro ha in carico oltre 100 tra bambini e ragazzi autistici ai quali offre interventi terapeutici personalizzati, finalizzati al miglioramento della loro qualità di vita e di quella delle proprie famiglie Leggi anche l’ intervista che abbiamo fatto a Benedetta Aba per tutti, nessuno escluso: così autismo e scuola faranno la paceE la storia di sua figlia Giulia La ragazza autistica che non voleva sentir dire “Basta!” |