Otto autistici spadaccini alle Olimpiadi di Rio
Gigi Mazzone, il neuropsichiatra autore di “Un autistico in famiglia” e che noi conosciamo per il suo impegno con i ragazzi autistici, da tempo segue gli atleti azzurri con il ruolo delicatissimo di “mental coach”, infatti oltre ad essere un medico è anche un ex atleta che ha tirato in Nazionale . Ad agosto Mazzone seguirà la squadra italiana di spada anche a Rio2016, portando con se otto bambini autistici che già tirano di scherma come allievi dell’ Accademia che lui ha fondato in memoria della moglie Lia Vassena prematuramente scomparsa un anno fa. Il progetto Rio 2016 interessa i ragazzi seguiti da Neuropsichiatria Infantile del bambino Gesù che accompagneranno la Nazionale durante i Giochi della XXXI Olimpiade in Brasile
Tirare con gli azzurri di Scherma e Spada in partenza per le Olimpiadi Rio de Janeiro 2016 e stare al loro fianco in Brasile durante le competizioni. E’ Il progetto “Rio 2016” presentato all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, rivolto a bambini con disturbo dello spettro autistico avviati alla pratica della scherma, per l’occasione in pedana insieme ai rappresentanti dell’Italia ai prossimi Giochi Olimpici.
‘‘Rio 2016’’ rientra all’interno della collaborazione dell’Ospedale con “Progetto Aita Onlus” e dà seguito al lavoro del progetto “Accademia Scherma Lia”. Otto bambini seguiti dall’U.O.C. di Neuropsichiatria e frequentanti l’Accademia, avranno la possibilità di accompagnare la Nazionale di Scherma di Spada durante le Olimpiadi di Rio de Janeiro.
A partecipare all’esibizione di scherma, tra gli altri, Marco Fichera, Medaglia di Bronzo a squadre ai Giochi Europei del 2015 a Baku e campione del mondo Giovani a squadre e il campione del mondo Individuale di Spada maschile nel 2011 e 5° classificato alle Olimpiadi di Londra nel 2012, Paolo Pizzo.
«Questa esperienza – dichiara il Dott. Luigi Mazzone, neuropsichiatra infantile del Bambino Gesù, maestro federale di scherma e mental coach della Nazionale di scherma – è pioneristica nel suo genere e in termini di inclusione sociale della disabilità ha dei risvolti importanti. Potrebbe contribuire ad un radicale cambiamento nell’integrazione di persone con autismo all’interno del contesto sportivo».
Gli otto bambini inclusi nel progetto si recheranno a Rio de Janeiro dal 7 al 16 agosto, alloggeranno nei pressi del villaggio olimpico e saranno accompagnati da 5 operatori specializzati dell’Ospedale insieme ad una maestra di scherma.