Il teppautistico con gli occhiali magici
Immerso nella realtà, il #teppautistico la governa meglio. Perché partecipa, si concentra, comprende a 360 gradi. A partire da questa convinzione, sono nati gli occhiali 3D del progetto “Wildcard”: un’invenzione messa a punto dal gruppo I3Lab – Innovative Interactive Interfaces presso il Laboratorio Hoc del dipartimento di Elettronica, informazione e bioingegneria del Politecnico di Milano.
Per semplificare al massimo, si tratta di un visore chiamato “Cardboard”, a cui devono accompagnarsi l’omonima app per smarthphone, uno schermo digitale e un’applicazione web.
Cardborad, come si legge nella presentazione della app, “porta la realtà virtuale sul tuo smartphone. Con l’app Cardboard puoi vivere le esperienze di realtà virtuale che preferisci”. Grazie a questa combinazione di visori e applicazioni, mentre il terapista racconta una storia, i contenuti interattivi presentati nello smartphone vengono visualizzati dal ragazzo come spazi 3D, che possono essere esplorati tramite i movimenti degli occhi e la direzione dello sguardo. Attraverso lo schermo, i terapisti possono monitorare ciò che il ragazzo osserva, mentre l’applicazione web raccoglie i dati relativi alle sue reazioni, consentendo così agli operatori di modificare la storia in base alle necessità.
Il progetto Windcard è stato sperimentato per 3 mesi presso il centro L’Abilità Onlus di Milano, coinvolgendo 11 bambini tra i 6 e 10 anni. I bambini ,#teppautistici o con diverse disabilità intellettive e disturbi specifici di apprendimento, hanno partecipato in media a 10 sessioni. I risultati fanno ben sperare: innanzitutto, perché non ci sono state particolari difficoltà nell’utilizzo del visore, a cui i bambini sono stati fatti abutuare gradualmente. Inoltre, le capacità di attenzione sono migliorate tra l’inizio e la fine della sperimentazione e, dal punto di vista della ricerca scientifica, sono stati identificati dei “pattern” nell’andamento dei livelli di attenzione nelle diverse forme di disabilità: il che fa sperare che Wildcard possa essere utile, in futuro, anche ai fini diagnostici.