Teppautistici in montagna coccolati dalla Forestale
Mentre il ricordo delle vacanze estive a poco a poco impallidisce e già le mamme dei teppautistici sono alle prese con l’avvio del nuovo anno scolastico e il tourbillon delle attività pomeridiane da mettere a punto c’è chi come l’amica Graziella Lanzetta madre di Simone e presidente dell’Associazione “Il Piccolo Albero di Qui – Onlus” che invece ha ancora negli occhi e nel cuore la magnifica esperienza estiva di Simone e del gruppo di suoi amici. “Come presidente di un’associazione di famiglie con ragazzi autistici raccolgo sfoghi, disperazione, dubbi, stanchezza e angosce di tanti genitori quasi quotidianamente. Figurarsi d’estate quando come d’incanto tutte le attività che tengono impegnati i nostri figli finiscono”-spiega Graziella-“La mancanza di strutture adeguate con personale preparato sull’autismo, è un dramma comune in tutte le regioni italiane, le eccezioni si contano sulle dita di una mano. Noi del Piccolo Albero di Qui nell’organizzare vacanze semplici ma adatte a loro abbiamo trovato una soluzione in “controtendenza” che si è rivelata piacevole, salutare e anche proficua grazie ad attività svolte durante la vacanza in grado di stimolare le autonomie che i nostri ragazzi non hanno ancora pienamente sviluppato”.
In verità è da diversi anni che “Il Piccolo Albero di Qui” sperimenta questo tipo di vacanze grazie agli amici del Corpo Forestale Dello Stato che mettono a disposizione dei ragazzi le loro strutture residenziali collocate, sempre, in posti meravigliosi. Quest’anno gli otto giorni “da favola” si sono svolti in Abruzzo a Castel di Sangro –Feudozzo. “Io e gli altri genitori alla vigilia della partenza, condividevamo una certa angoscia – racconta la mamma di Simone – perché per la prima volta i ragazzi andavano in un posto della Forestale in montagna. Ma quasi subito ci siamo risollevati. I ragazzi che erano ovviamente accompagnati dai loro operatori si sono immediatamente ambientati anche perché potremo dire coccolati dal personale della Forestale che ha organizzato per loro una serie di attività e laboratori in una maniera naturale e spontanea che ha catturato subito l’attenzione dei nostri.
E non è una cosa per nulla scontata. Io stessa sono rimasta stupita, non lo credevo possibile. Sono felice che mio figlio Simone insieme a Luca, Riccardo, Ludovica C., Lorenzo e Ludovica D. abbiano avuto la possibilità di vivere questa esperienza. Ringrazio a nome mio e di tutta l’Associazione la Dott.ssa Tiziana Altea, Ilaria Filippone, Franco Trozzi, Roberto Capone; per il laboratorio di falegnameria Carlo Carozza e Domenico Trella; per il giardinaggio Anna Parrinello; per le scuderie e la cura del cavallo Federica Desprini, Angelo Casciato e Felice Orlando. Un abbraccio alle signore che hanno aiutato i nostri ragazzi a rassettare le stanze. Un grazie speciale alla Dott.ssa Flavia Caruso che ha fortemente voluto che noi facessimo quest’esperienza”.