Special Olympics, teppautistici a cena con l'erede dei Kennedy
Un bellissimo incontro per i nostri amici teppautistici Roby e Tommy, l’altra sera, sulla terrazza che s’affaccia sul Tevere nella sede all’Acqua Acetosa del “Circolo Canottieri Reale Tevere Remo”.
Come molti sapranno presso la confidenzialmente chiamata “Tevere Remo” i baldi giovanotti insieme a tanti amici si allenano, ormai da anni, con i bravissimi tecnici dello “Special Olympics Italia” guidati da Paolo Ramoni ex atleta di canottaggio, allenatore e tecnico nazionale Special Olympics. Oltre a remare (nel biondo fiume e con il remoergometro) alla Tevere Remo si pratica il calcetto, l’atletica nel vicino Stadio Paolo Rosi e da quest’anno il nuoto nella piscina del Circolo.
Poi ci sono le trasferte per le gare fuori Roma e anche le settimane speciali come quella sulla neve. Insomma è un’isola felice dove si fa sport ma soprattutto gruppo e ci si diverte tutti insieme esattamente come i coetanei cosiddetti “normodotati”.
Martedì è stata invece una serata glamour con uno splendido buffet (molto gradito dai Nostri) allestito per festeggiare illustri ospiti provenienti dall’America: il presidente internazionale di Special Olympics, Tim Shriver, e Loretta Claiborne, atleta americana, icona ed ambasciatrice del movimento fondato nel 1968 da Eunice Kennedy Shriver, sorella di John Fitzgerald Kennedy e di Robert Kennedy e mamma di Tim Shriver. Perché Special Olympics è una grande famiglia de oggi conta circa 5 milioni di atleti con disabilità intellettiva e non sparsi in 169 paesi del mondo. Nel pomeriggio sul campetto di calcio delle Tevere Remo si era svolta la partita di calcio a 5 unificato, con squadre composte da persone con e senza disabilità intellettiva. Sugli spalti tantissimi fan e supporter. In campo oltre a Tim Shriver e Loretta Claiborne insieme agli atleti e ai loro istruttori della Special Olympics Italia, diversi sportivi sostenitori del movimento come i due atleti olimpici, Daniele Lupo, medaglia d’argento, nel beach volley, alle recenti Olimpiadi di Rio de Janeiro, e Daniele Garozzo, vincitore nel fioretto, allo stesso evento, di una medaglia d’oro.
Una serata per niente formale, sembrava proprio una rimpatriata tra amici. Tim Shriver, accompagnato dal suo sorriso solare e molto kennediano è arrivato in camicia a righe e blue jeans, decisamente casual anche Loretta Claiborne. Si sono intrattenuti dispensando strette di mano e abbracci con i genitori e i ragazzi presenti tra cui Roby e Tommy ,appunto, Tim ha autografato copie del suo libro appena uscito in edizione italiana “Pienamente vivi” (ed. Itaca) ricordando ancora una volta come lo sport faccia davvero la differenza e ha il potere di rendere tutti uguali.
E inoltre come ha ribadito pure Loretta che “sul campo le sole persone che possono accogliere altre persone con disabilità intellettive, sono i giovani”. Anche loro hanno fatto la fila insieme a noi al buffet. Davanti a Tommy c’era proprio Loretta che, va sottolineato, ha riempito il suo piatto di pietanze esclusivamente vegetariane. Si è parlato di educazione e inclusione scolastica.
La Claiborne si è complimentata con l’Italia perché ha abbracciato una politica di totale inclusione a scuola (sigh!). In America non è così “ci sono ancora scuole differenziate” ha precisato. E quando tornerà a casa ha promesso che parlerà di questa “importante” peculiarità del nostro Paese con il presidente Usa. Qualcuno nel gruppo dei genitori ha pensato amaramente che bisognerebbe farle conoscere il famoso proverbio italico: “non c’è rosa senza spina” ma forse lei, che ha combattuto tante battaglie per garantire una vita dignitosa alle persone disabili, questa triste verità già la conosce