Pensare Ribelle

Disabili e autistici alle prese con il modello ICRIC, esempio, di "vessazione burocratica"

burocraziaSi potrebbe chiamare “vessazione burocratica”, si abbatte con accanimento particolare su chi ha una disabilità e sarebbe il caso di riconoscerla come reato. A danno dei cittadini.

Oggi qui ve ne raccontiamo un singolare capitolo: potrebbe sembrare cavilloso e in effetti lo è. Già il nome, o meglio l’acronimo, è tutt’altro che allettante: di chiama ICRIC ed è uno dei mille moduli e modelli da compilare ogni anno per dimostrare di non essere dei “furbetti”. ICRIC sta per “Invalidità Civile RICovero”: serve per dimostrare, infatti, che durante l’anno non si è “goduto” di ricoveri gratuiti. Perché, in tal caso, la pensione d’invalidità civile dovrà tenerne conto.

icricProprio in questi giorni i disabili italiani – #teppautistici compresi – e le loro famiglie stanno ricevendo la lettera con cui Inps sollecita la compilazione del modulo entro il15 febbraio 2017. “Una richiesta inutile e vessatoria per dati che INPS conosce bene e che molto spesso determina in proprio“, commenta Dario Verzulli, presidente di Autismo Abruzzo, che ci segnala questo bizzarro caso di accanimento burocratico. E si chiede:

Possibile che la pubblica amministrazione non sia in grado di interrogare se stessa e preferisca inviare milioni di lettere e acquisire milioni di documenti?

Tra l’altro, è singolare che il modulo e le informazioni debbano inviati in ogni caso, anche qualora non siano avvenuti ricoveri. E conviene farlo, visto che

la mancata presentazione nei termini previsti determina per legge l’immediata verifica delle condizioni richieste per il mantenimento della prestazione erogata (cit. lettera Inps)

In pratica, spiega Verzulli ,

se dovessi dimenticare di adempiere a questa amichevole richiesta pervenuta per posta ordinaria, loro sono autorizzati per legge a sospendere la pensione di invalidità di Virginia. In barba all’autismo, in barba alle verifiche fatte ogni 5 anni dalle commissione mediche e alle verifiche fatte in occasione del compimento della maggiore età, loro sospendono l’erogazione del contributo mensile di 289€ perchè mancano le informazioni del modello “ICRIC”.

Ma la beffa non finisce qui, visto che “un capoverso timido ed imbarazzante posto tra le parentesi specifica:

(in caso di disabilità intellettiva o psichica e in assenza di un tutore/curatore non va resa alcuna dichiarazione ma, ai sensi dell’art. 1 c.254 della legge n. 662/1996, deve essere consegnato un certificato medico recante l’indicazione delle patologie
direttamente alla sede territorialmente competente) (cit. lettera Inps)

Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere: in pratica, in caso di disabilità intellettiva, teoricamente non va resa alcuna dichiarazione, ma praticamente va presentato un certificato medico recante l’indicazione delle patologie direttamente alla sede territoriale competente. Commenta Verzulli:

Comodo, semplice e veloce. Prendi il certificato medico e lo “consegni” presso la sede territoriale competente. Ma il verbale della Commissione Medica Legale sulla base della quale viene riconosciuta la disabilità e l’indennità di accompagnamento avrà uno straccio di valore? Perché non lo chiedete a loro?

icric1E ancora non è finita: perché c’è il pregresso, un dato mancante che oggi Inps rivendica, sollecitando – con toni piuttosto fermi – il distratto Verzulli:

Sempre in modi molto gentili mi comunicano che al 30 settembre 2016 non sono pervenute le informazioni relative all’anno 2014. L’INPS non è in grado di sapere se Virginia è stata o meno ricoverata gratuitamente presso strutture pubbliche e quindi lamenta l’invio dei dati previsti dal “Sollecito Modello ICRIC in caso di ricovero gratuito anno 2014” . Mi ricorda inoltre che il modello va presentato anche in caso di assenza di ricoveri ed anche qui non si perdono d’animo e specificano ancora una volta che “la mancata presentazione nei termini previsti, infatti, determina per legge l’immediata verifica delle condizioni richieste per il mantenimento della prestazione erogata”

Ma come? Ma non valeva, allora, il principio in base a cui, in caso di disabilità intellettiva, non serviva la dichiarazione ,a bastava il certificato medico?

burocrazia9-1-12Perché mi vessate?

Provate a guardare nei vostri archivi e in quelli del sistema sanitario e troverete tutto quello di cui avete bisogno o che addirittura già possedete! Avete mai pensato di chiedere direttamente al sistema sanitario l’eventuale ricovero (o meno) delle persone con disabilità? Anziché vessare disabili e loro famiglie, stressate i vostri dirigenti e avviate il processo di smaterializzazione della carta ed eliminate le procedure vessatorie. Invece di costruire trappole per i cittadini, cercate di semplificare la loro esistenza!

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