I denti degli autistici romani sono salvi. La Regione Lazio risponde.
I pazienti con necessità di anestesia per le cure odontoiatriche continueranno ad essere seguiti, a Roma, anche dal Nuovo Regina Margherita e ad essere operati, come necessario, nelle sale operatorie. L’ufficio stampa della Presidenza della Regione Lazio ha risposto con queste rassicurazioni alla segnalazione contenuta nel pezzo che riportava le ansie della madre di un ragazzo autistico, paziente del centro odontoiatrico dell’ospedale trasteverino, preoccupata dalla paventata chiusura del servizio.
“Le camere operatorie non vengono accorpate.”
Questa la prima informazione importante che ci arriva dall’ufficio stampa della presidenza della Regione Lazio, contattato per rispondere alle ansie di molti genitori, espressa nel pezzo in cui raccontavamo i danni che potevano pagare i pazienti autistici del centro di cure odontoiatriche nel Nuovo Regina Margherita a seguito dell’annunciata chiusura del Day surgery.
Queste le parole di Francesca Geloso, mamma di Luca, ragazzo autistico di 17 anni.
“Per curare i denti ai nostri ragazzi c’è bisogno di anestesie e quindi di sale operatorie che al Nuovo Regina Margherita chiuderanno. Passa tutto al Santo Sprito, ma, a detta dei medici che sono come noi, sospesi, nell’attesa di informazioni, pare che questo non varrà per gli interventi ai denti nè per noi, nè per tutti coloro che anche con patologie più gravi hanno bisogno di una preparazione pre e post per un’estrazione. Non è poi solo una questione di chirurgia, questo è un centro che lavora così bene, con così tanta attenzione oltre alla professionalità, quella che serve ai nostri figli per conquistarne la fiducia. Finisce sempre così: i nostri ragazzi avrebbero bisogno di più e si ritrovano di meno.”
A Francesca Geloso e agli altri genitori che si sono mobilitati, temendo le lunghe liste d’attesa nelle quali altrimenti si sarebbero dovuti ritrovare per curare una semplice carie, rispondono dalla Regione: “Si sta solo procedendo ad una riorganizzazione dei servizi che non produrrà comunque ricadute negative sull’erogazione delle prestazioni. Tutti gli sforzi della Regione sono per assicurare la continuità assistenziale ai pazienti.”
Ringraziamo la Regione per l’attenzione dimostrata e, come sempre, vigiliamo affinchè le parole corrispondano ai fatti e alle famiglie dei ragazzi autistici romani si continui a garantire un servizio fondamentale.