Francesco autistico laureato e ora anche Cavaliere al Merito della Repubblica
Francesco Maria De Ponte, il ragazzo di 26 anni affetto da autismo che, nell’aprile scorso si è laureato con un bel 110 in Scienze Politiche, indirizzo istituzioni politiche e amministrative alla Luiss è diventato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.
L’onorificenza gli è stata conferita da parte del presidente Sergio Mattarella. Ecco la motivazione: Per l’eccezionale prova di impegno e determinazione che gli ha permesso di concludere il suo percorso universitario superando le difficoltà derivanti dalla sindrome di autismo di cui è affetto.
Il Presidente Mattarella ha conferito, motu proprio, 40 onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a donne e uomini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, integrazione, nel soccorso, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella promozione della cultura, della legalità e per contrasto alla violenza. Mattarella ha individuato casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.
Francesco Maria De Ponte ha dato una bellissima prova di coraggio e di determinazione, non si è mai arreso di fronte alle migliaia di difficoltà derivate dal suo modo di essere e ha potuto coronare così il sogno di laurearsi. Si tratta del primo laureato magistrale con sindrome di autismo in Italia.
Un passo dietro l’altro, Francesco ha spiccato il volo. Ora davvero non lo ferma più nessuno. Il prossimo traguardo sarà affermarsi nel mondo del lavoro, nel settore dell’amministrazione pubblica.
La storia di Francesco deve essere un esempio per tutti, la prova che l’autismo non è una fortezza inespugnabile e che attraverso l’aiuto e la condivisione con gli altri si possono abbattere tante barriere. Durante la sua marcia per la laurea, Francesco è stato sostenuto dal tutor della Luiss, Michele Gradoli che lo ha seguito nell’ambito di un progetto aperto a tutti gli iscritti all’ateneo romano e che mira a valorizzare al meglio le attitudini di persone con difficoltà.
Francesco ha cominciato a evidenziare i primi segnali di autismo all’ età di due anni e da quel momento i genitori, entrambi medici, hanno subito deciso di intervenire in tutti i modi per impedire al figlio l’isolamento anzi di fargli vivere una vita più “normale” possibile. Gli sforzi non sono stati vani e hanno dato i loro frutti. Francesco è ora dottore e pure cavaliere. Ma soprattutto è un ragazzo pieno d’interessi, di prospettive e progetti circondato dall’affetto della famiglia ma anche di tanti amici. Uno che non guarda il mondo dalla finestra ma ci vive dentro. E non è poco per un autistico.