Babbo Natale esiste? Certo, ed è anche autism-friendly
Tutti sognano di incontrare Babbo Natale, ma lui non si lascia vedere. Un’eccezione viene fatta però per i #teppautistici inglesi, che in questi giorni possono abbracciare un Santa Claus addirittura su misura: il primo Babbo Natale “autism friendly”. L’idea viene ospitata dalla Holwood Farm Shop & Coffee Shop di Keston, nel Kent. Dopo l’incanto struggente dell’Hallelujah della piccola presunta autistica, che ha stregato il mondo facendolo sognare, ecco l’immancabile versione commerciale del Natale teppautistico. Un’iniziativa che coinvolge diverse organizzazioni e associazioni, che si sono messe d’accordo per regalare a questi piccoli (e meno piccoli) un momento “magico”.
Il Natale calmo nella grotta autism-friendly di Babbo Natale
E’ questo il titolo del progetto. E siccome niente è gratis, sul sito vengono subito messi in evidenza i costi, neanche tanto contenuti: 13 sterline per i bambini, 2 per gli adulti. Perché ciò che è autism-friendly quasi sempre costa caro. Ma in cosa consiste questa grotta così speciale? Eccone la presentazione, nelle parole della responsabile dell’associazione dei genitori di bambini autistici “Caspa“, Helen Dyer:
Per la maggior parte delle famiglie, la visita alla grotta di Babbo Natale è uno dei momenti più alti punti del Natale, ma i bambini con spettro autistico spesso non possono far fronte al sovraccarico sensoriale causato da luci, folla, rumore e code. Può essere solo un incubo e non c’è da meravigliarsi se i genitori evitano di mettere i loro figli in questa situazione, in particolare in quello che dovrebbe essere un momento di gioia. Questo non riguarda soltanto il bambino con autismo, ma anche i loro fratelli.
La grotta di Holwood Farm Shop nasce proprio per rendere possibile a queste famiglie una visita a Santa Claus. L’intera esperienza è stata progettata per essere rilassante e includeil pasto delle renne, la decorazione di una torta e le storie di Mr e Mrs Christmas. Babbo Natale e i suoi aiutanti sono “autismo-addestrati” e le famiglie ricevono un forte sostegno.
Insomma, per le famiglie dei #teppautistici inglesi potrebbe essere una ghiotta occasione, prima di immergersi nella fatica e nello stress delle feste e dei raduni natalizi: un’impresa sempre particolarmente complicata per chi ha un impeziente #teppautistico in casa. Per questo vogliamo tornare per un attimo a ricordare proprio i lorof, i tanti #teppautistici che non cantano Cohen e non visitano la grotta di Babbo Natale “autism-frindly”, ma mal sopportano gli interminabili pranzi, le luci e le musiche e i mille baci e gli abbracci che intorno a loro tutti si scambiano. E vi rimandiamo a quello che vi abbiamo raccontato, giusto un anno fa, quando ci chiedevamo “Come spiegare ai parenti che il #teppautistico selettivo non ama i manicaretti di Natale.
E quando ci raccontavano “Il nostro Natale con un teppautistico in casa“. E quando, infine, passata la festa, si tirava un sospiro si sollievo perché “E’ passata anche la stagione di Natale per noi autistici“.
E buon Natale a tutti!