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L'orologio intelligente che "legge" l'arrivo delle paturnie negli autistici

 

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Presto non saranno più gli occhi e i loro sguardi lo specchio dell’anima ma piuttosto un prosaico aggeggio elettronico stretto al polso. E finalmente per i teppautistici, che sfuggono gli sguardi e preferiscono fissare il vuoto e l’infinito davanti a loro, potranno essere “intercettati” lo stesso.

Due ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston Tuka Al Hanai e Mohammed Mahdi Ghassemi  hanno messo a punto una nuova app per lo smartwatch capace di rilevare le emozioni di chi lo indossa attraverso lo studio posto a monte di un algoritmo intelligente che contribuirà non solo a contrastare l’insorgere di fenomeni patologici legati allo stress ma anche il cambio di stato d’animo e ad alcune patologie come i comportamenti problemi  nell’autismo.

Mohammed Mahdi Ghassemi e Tuka Al Hanai

In pratica l’ app analizza con step record ogni 5 secondi, l’intonazione e il timbro della voce di chi indossa lo smartwatch  al fine di identificare e registrare eventuali cambiamenti di stato d’animo che vengono passati all’algoritmo che provvede poi alla creazione di un grafico. Il sistema deve essere ancora migliorato dal punto di vista qualitativo ma pone già una prima panoramica sull’evoluzione delle app Android da utilizzarsi sugli indossabili. I ricercatori hanno messo a punto un motore di gestione basato su un  algoritmo ereditato da piattaforma Tizen (realizzata  da Samsung nel 2014  e  installata e installata su un Samsung Gear S) e basato su lavoro degli sviluppatori Simband.

Ogni variazione d’umore viene registrata dal sistema che fornisce un andamento reale dello stato d’animo dell’utente. Si tratta in definitiva di un sistema automatico di valutazione della propria condizione psicologica in un certo momento. Una sorta di allenatore sociale di cui servirsi per contrastare i disturbi legati ai fattori emotivi come l’ansia che caratterizza  spessissimo i soggetti autistici.

In pratica presto si potrà indossare un orologio in grado di leggere dentro di noi le nostre emozioni al di là dell’apparenza e delle parole.

Per coloro che sono a stretto contatto con i teppautistici il controllore del cambiamento d’umore servirà da antenna per l’eventualità di un picco eccessivo di ansia dal quale potrebbe scatenarsi un comportamento problema. Non si potrà più dire, dunque, che all’improvviso da zero a mille è scattata la crisi. Nessuno sarà colto impreparato da questo tipo di eventi. Le variazioni d’umore percepite dal software sono anche quelle impercettibili all’ occhio umano. Sarà possibile cogliere anche le emozioni  che si scatenano all’improvviso quando viene in mente il ricordo di  un evento accaduto in precedenza. La variazione emozionale sarà catturata e tradotta in grafico.

Certo che identificare le proprie emozioni, i moti dell’animo, i pensieri più reconditi in un grafico anonimo non è il massimo. Ma la tecnologia che aiuta l’uomo va avanti lo stesso. In un serial tv  di fantascienza ci sono donne e uomini dotati di superpoteri. Una ragazza in particolare riesce a leggere i pensieri nella mente di chi ha davanti. Poi c’è un’altra che portata nel luogo del delitto riesce a ricostruire con gli ologrammi il momento dell’assassinio. L’algoritmo che decifra le emozioni è sulla scia di questi super poteri. Nessuno potrà più nascondersi dietro a una maschera.

 

 

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