Scuola-Lavoro a Rieti: ecco l'autistico archivista-solidale
Gli studenti delle scuole superiori di secondo grado sono alle prese con l’alternanza scuola lavoro, obbligatoria per gli alunni degli ultimi tre anni, eredità della legge 107 /2015 meglio conosciuta come La Buona Scuola. A dispetto dei denigratori e dei cosiddetti rema-contro l’alternanza scuola lavoro si sta rivelando una felice occasione per molti studenti di sperimentare nuovi mondi, entrare a contatto con realtà sconosciute e apprendere altre forme di comunicazione, di relazione con la classe e di inclusione. Per chi non lo sapesse infatti le ore di alternanza scuola-lavoro sono obbligatorie anche per gli alunni “speciali” i 104, i Bes ecc. ecc. E anche i nostri teppautistici sono all’opera.
UN MOMENTO DI INCLUSIONE AUTENTICA
Merita di essere raccontata l’esperienza che il teppautistico Tommaso, quarto anno al Liceo Artistico Via Ripetta sta in questi giorni vivendo con la sua classe. Martedì è infatti partito il progetto “Passi solidali. Gli studenti del Liceo Artistico Statale Ripetta per Amatrice” con il trasferimento di tre intere classi presso l’Archivio di Stato di Rieti.
Tommaso è partito all’alba con il suo zainetto dove aveva riposto la sua divisa di lavoro: camice bianco, mascherina proteggi bocca, guanti usa e getta. L’appuntamento con la truppa capitanata dalla prof Anna Maria Piemonte era alle ore 7.00 alla Stazione Tiburtina davanti alla corriera Cotral per Rieti delle ore 7.25. Un’intera vettura era stata prenotata dalla professoressa.
L’impresa sembrava impossibile e invece nessuno ha perso la corriera. Ma il vero miracolo è stato l’interesse, la serietà e il rispetto che i ragazzi hanno dimostrato nel luogo dove attualmente si conservano le memorie di quei luoghi sbriciolati dal devastante terremoto dell’agosto scorso. “All’Archivio di Stato di Rieti c’è stato un colpo di fulmine tra gli studenti e i libri antichi – dice la prof Piemonte – E per Tommaso e altri anche un’esperienza di inclusione autentica e, nonostante l’impegno e la fatica fuori dal comune, molto gratificante”.
LA TESTIMONIANZA
“I ragazzi hanno avuto la possibilità di prendere in mano e sfogliare le cinquecentine, libri rari a loro sconosciuti, consapevoli di interagire con un bene davvero unico. I dorsi delle copertine consumati dall’ usura, pagine ruvide, odore di umido e polvere che saliva alle narici. Non libri qualunque che, in ogni caso avrebbero imparato ad amare, ma libri ai quali hanno dedicato tempo e dedizione anche perché più preziosi di altri, vista la loro provenienza. Infatti si tratta dei volumi recuperati dalle macerie dei terremoti di Amatrice, in uno degli edifici dell’Opera Don Minozzi. Un grazie particolare va al Direttore dell’Archivio di Stato di Rieti Roberto Lorenzetti che ha guidato ragazze, ragazzi e anche teppautistici alla scoperta di queste preziose testimonianze coinvolgendoli in prima persona, affiancati dal personale dell’Archivio, nel lavoro di ricondizionamento e sistemazione dei volumi antichi”.
PASSA-LIBRO CON I COMPAGNI
Tommaso e i suoi compagni, hanno suddiviso i libri per tipologia – a stampa o manoscritti – e dimensione. Li hanno caricati sui carrelli e trasportati dal seminterrato al secondo piano dell’Archivio, dove altri studenti avevano il compito di sistemarli nell’armadio a vetro che li avrebbe custoditi e restituiti alla collettività non solo perché beni comuni ma, soprattutto, per il loro essere portatori di storie e memorie. Anche alcuni importanti documenti sono passati tra le mani degli studenti che li hanno inseriti negli appositi contenitori che l’Archivio di Stato di Rieti produce nel proprio laboratorio di cartotecnica.
In particolare Tommaso si è esaltato nel coinvolgente passa-libro con i compagni, con doveroso rispetto ha aiutato a sistemare il prezioso carico sui carrelli che ha spinto, lungo un breve percorso, fin dentro l’ascensore, per consegnarli poi agli altri compagni addetti al loro trasporto ai piani superiori.
ALTRI APPUNTAMENTI
Il progetto non si ferma qui. Al di là del suo valore di azione solidale per le popolazioni terremotate e della sua carica emotiva per la perdita di tante vite umane vuole sensibilizzare gli studenti alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico a rischio dispersione ed alla conservazione della memoria storica del Territorio. Tra gli intenti anche quello di far conoscere gli interventi per il ricondizionamento e l’eventuale restauro dei Beni archivistici e librari recuperati. Nel prossimo futuro gli studenti dell’artistico Ripetta avranno l’opportunità di conoscere anche le opere d’arte recuperate dopo i sismi che si sono susseguiti dal 24 Agosto e conservate presso il deposito allestito dal MiBACTnella Caserma della Scuola del Corpo Forestale a Cittaducale.
Intanto domani Tommaso e compagni tornano a Rieti per il secondo giorno di Alternanza scuola lavoro all’Archivio di Stato. Parteciperanno anche all’inaugurazione della mostra “La Sabina di Paul Scheuermeier”