Scuola e sostegno, "il decreto che vogliamo!". Petizione su Change
Non cala l’attenzione, ma soprattutto la tensione, sul decreto inclusione della Buona Scuola. Mentre i deputati sono impegnati, con le rispettive commissioni, a riesaminare il testo, prendendo in considerazione anche le osservazioni – spesso severe – delle associazioni, si diffondono, soprattutto in rete, movimenti e gruppi uniti dallo stesso intento: rivedere in profondità – o addirittura annullare – l’impianto della riforma che, dicono, rischia di far compiere all’Italia un “ignobile” passo indietro in materia d’inclusione scolastica.
Abbiamo parlato già dei “65 movimenti per il sostegno“, che giovedì scorso si sono dati appuntamento in piazza Montecitorio. Oggi parliamo di un’altra iniziativa, tutta “social”, promossa dal Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi e sostenuta da una cordata di associazioni e gruppi Facebook: tra questi ultimo, c’è il gruppo “Sostegno 378“, che segue la vicenda con costanza, pubblicando ogni giorno osservazioni e analisi.
L’iniziativa non è altro che una petizione on-line, pubblicata sulla piattaforma Change.org: niente di vincolante dal punto di vista politico, perché le firme raccolte non hanno un effettivo peso legale. Un’iniziativa però significativa, come tutte le petizioni, per far circolare l’umore collettivo e condividere critiche e richieste, rendendole note e pubbliche. La petizione, pubblicata pochi giorni fa, s’intitola “Scuola e sostegno: il decreto che vogliamo!” e rimanda alle proposte di emendamento presentate in Commissione al Senato dal Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi. Il documento completo con gli emendamenti lo trovate qui.
Questo invece il testo della petizione, che fino ad oggi ha raccolto quasi 2 mila firme.
Che cosa chiediamo?
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