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Ritorno a Rieti dei Teppautistici-archivisti: altri passi solidali per Amatrice

unnamed-1Prosegue la mission reatina dei nostri teppautistici archivisti-solidali.  Il 6 marzo scorso insieme a una rappresentanza di studentesse del Liceo Artistico “Via di Ripetta” guidata dalle prof Anna Maria Piemonte ed Emanuela Rocchi sono partite dalla Stazione Tiburtina di Roma in direzione Rieti, dove erano attesi all’Archivio di Stato, come invitati speciali alla presentazione del primo numero della rivista on line “Didattica Luce in Sabina” interamente dedicato al terremoto di Amatrice e Accumoli, frutto della sinergia progettuale tra l’Archivio di Stato di Rieti e l’Istituto Luce.

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Il teppautistico Tommy e gli altri compagni avevano cominciato a conoscere e frequentare questo luogo istituzionale, fin dallo scorso 14 Febbraio (vedi: Teppautistico Archivista solidale) perché coinvolti in un progetto di alternanza scuola lavoro elaborato in sinergia con il direttore dell’Archivio Roberto Lorenzetti.  Erano stati lo stesso direttore Lorenzetti e le bibliotecarie Maria Giacinta Balducci e Liana Ivagnes, le responsabili dei Laboratori di restauro e di cartotecnica, ad aver insegnato loro quale funzione avesse l’Archivio di Stato, e poi a condurli nei labirintici meandri dell’edificio dove sono custodite le memorie storiche di persone e luoghi; ed ancora li avevano guidati nelle operazioni di ricondizionamento dei documenti storici, dei libri antichi e delle cinquecentine dell’ archivio dell’Opera Don Minozzi, da poco recuperate dalle macerie di Amatrice.

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Dal 24 agosto 2016, data del primo terremoto di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto ed in seguito alle altre devastanti scosse, l’Archivio di Stato di Rieti è stato presente sui territori colpiti con azioni di recupero e messa in sicurezza dei beni librari ed archivistici a rischio distruzione e dispersione, intervenendo nel recupero dell’archivio storico del Comune,  la cui perdita avrebbe causato non solo la cancellazione della memoria storica dei luoghi ma anche di ogni traccia documentaria di un patrimonio storico-artistico, culturale ed antropologico, identitario non solo di una comunità,  ma del nostro intero Paese.

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Gli interventi, effettuati in collaborazione con la Soprintendenza, l’ICRPAL, i Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, i Vigili del fuoco, il Corpo Forestale dello Stato, hanno riguardato anche gli archivi parrocchiali delle chiese di Sant’Agostino ad Amatrice e di Sant’Antonio Abate a Cornillo Nuovo. Così pure l’archivio storico comunale di Accumoli.

Il Progetto di Alternanza Scuola Lavoro “Passi solidali. Gli studenti del Liceo Artistico Ripetta per Amatrice” partito dall’Archivio di Stato di Rieti ha un valore aggiunto. A sottolinearlo le prof Piemonte e Rocchi: “Si tratta della presenza dei due studenti autistici, assolutamente in grado di essere cittadini come tutti gli altri e, con le proprie azioni, capaci di mostrare quanto sia necessario creare le condizioni per una sempre più diffusa cultura della neurodiversità, per valorizzare le capacità di quanti vivano nella condizione dello spettro autistico ma, anche, per creare inclusione sociale, a partire proprio dalla scuola”.

Durante la presentazione della rivista “Didattica Luce in Sabina hanno ascoltato la testimonianza di Renzo Colucci, presidente del Comitato <Radici Accumolesi> costituitosi subito dopo il sisma e di Giulio Anniballi, architetto che fu incaricato del piano particolareggiato di Amatrice e custode di un archivio familiare che documenta i lavori di restauro che l’impresa edile di suo padre eseguì per la Soprintendenza di Amatrice. Sono state proiettate le toccanti fotografie di quattro reporter inviati speciali sul luogo della tragedia: Stefano Dal Pozzolo, Filippo Maria Gianfelice, Massimo Renzi ed i documenti video dell’operatore Maurizio Rossi.

Spiega la prof Piemonte: “La presentazione di Didattica Luce in Sabina si è di fatto trasformata in una preziosa occasione di narrazioni e auto-narrazioni e l’Archivio si è rivelato non solo il deposito nel quale confluiscono documenti ma un luogo di confronto, attivatore di memorie e di testimonianze da condividire socialmente. Come in una filanda, i racconti del passato e del presente, hanno generato una trama, costituita dalla storia locale, dai ricordi personali, dalle storie dei paesi e di una vita passata che mai come oggi, sentiamo preziosa perchè ci consente la lettura di un territorio si perduto ma che può essere ritrovato. Un’autobiografia di persone e di luoghi che per gli studenti è stata anche un’educazione sentimentale”.

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Il progetto Passi solidali si inserisce dunque in questo contesto narrativo che origina dal dolore della perdita di un intero paese e del suo vissuto, un modo di trasformare il lutto in azione progettuale, creativa e solidale.

Presto saranno proprio gli studenti a muovere questi passi solidali nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Trekking testimoniali di presenza e cittadinanza attiva.

“Passi consapevoli per osteggiare la dispersione del Patrimonio storico-artistico, per richiamare l’attenzione sull’urgenza della ricostruzione che, ancor prima di essere materiale, si configuri quale ricostruzione di legami sociali – dice ancora la Piemonte –  Studenti con altri studenti, in una marcia che faccia luce sui valori identitari della nostra comune memoria e dei nostri luoghi dell’anima”. In questa seconda parte del progetto il lungo serpentone degli studenti che si snoderà nella Conca amatriciana e raggiungerà Norcia, Ascoli Piceno e L’Aquila, sarà accompagnato dall’Associazione FederTrek – Escursionismo e Ambiente, da Movimento Tellurico trekking ecologia e solidarietà e dal C.A.I. Sezione di Amatrice. Ci saranno anche i nostri teppautistici che incontreranno il “collega” Marco che ha perso la casa proprio nel terremoto del 24 Agosto e che grazie anche all’intervento di “Per noi autistici” è riuscito, con i suoi genitori a raggiungere L’Aquila e lasciare Amatrice dopo che l’appello della sua famiglia era stato raccolto da Dario Verzulli di Autismo Abruzzo Onlus.

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