Disabili e autistici siciliani chiedono aiuto. Mattarella risponde
Una risposta se l’aspettavano in pochi, ma che potesse arrivare così presto non ci credeva proprio nessuno. Invece il presidente della Repubblica Mattarella ci ha messo meno di un giorno a rispondere all’appello che gli era stato rivolto, tramite un videomessaggio, da un gruppo di siciliani con disabilità e dalle loro famiglie. Questo il video, realizzato spontaneamente e messo in rete, che in poche ore ha percorso la rete in lungo e in largo, facendo arrivare anche al Quirinale quell’appello, “aiuto”, che chiude il filmato come un’eco che si ripete e non finisce.
https://www.youtube.com/watch?v=iVAfjPzzZQQ
#SiamoHandicappatiNoCretini è l’unica “sigla” in cui queste persone si riconoscono, condividendo la situazione particolarmente critica che il sociale, e l’assistenza in particolare, sta vivendo in Sicilia. Così, per farlo capire proprio bene, queste persone hanno pensato di metterci la faccia e di pronunciare forte e chiaro il proprio nome. Perché qualche volta, dando un volto e un nome, le storie di comprendono meglio.
Ad aprire la carrellata di piccole storie sono Alessio e Gianluca Pellegrino: “Siamo due fratelli disabili e viviamo da soli da tre anni”. Seguono mamme, papà, coppie di genitori, ma anche operatori, tutti alleati nell’impresa di mostrare, anche fisicamente, la fatica che vivono ogni giorno.
Siamo Federico e Debora, due genitori di un bambino autistico. Per avere un’adeguata assistenza alla comunicazione, dobbiamo continuamente lottare contro le istituzioni sorde e insensibili, al limite della crudeltà
Segue la testimonianza di Antonella, caregiver, madre di Alessandro
Vivo quotidianamente nelle aule del Tar, per un’ora di assistenza in più
Dopo di lei, Margherita, mamma di Gabriele
Ogni giorno devo tornare a scuola per imboccare mio figlio durante la ricreazione
E poi, sul finale, l’appello accorato:
Presidente, la nostra Sicilia ci sta tradendo, la nostra terra ci sta umiliando. E’ per questa ragione che le stiamo chiedendo aiuto.
Veloce, quasi immediata, la risposta del presidente Mattarella:
Cari amici, conosco e comprendo i problemi che avete sottolineato con tanta intensità e vi ringrazio per aver sollevato un’esigenza non soltanto vostra, ma di carattere generale. Vi sono vicino: voi chiedete il rispetto dei vostri diritti fondamentali. Questi diritti vanno tenuti presenti in occasione delle previsioni di spesa, pur nel comprensibile dovere di tener conto da tutte le esigenze che richiedono impegni e risorse. Le istituzioni, tutte, devono essere sensibili e fare fronte a questa responsabilità.
Vi è un problema di risorse da accrescere e, quantomeno, nell’immediato da non diminuire. Vi e’ anche un problema che riguarda l’applicazione delle previsioni operate dal Parlamento con leggi che prevedono interventi. L’obiettivo e’ quello di impedire che persone con gravi problemi di disabilita’ non rimangano in solitudine e non ricevano adeguata solidarietà. Vi è, ancora, un problema di attuazione tempestiva degli interventi con le risorse disponibili. Occorre, infine, assicurare un livello uniforme di condizioni in tutto il territorio nazionale. Solleciterò le istituzioni in questo senso, assicurandovi, fin da ora, che continuerò a seguire le risposte ai vostri problemi.