L'assaIto dei vandali alle sedi del basket per disabili di Bari (già colpito dai tagli)
Vandali all’attacco di una delle poche realtà sportive per disabili di Bari: massi e vetri rotti nella sede delle associazioni Volare in alto e Hbari2003. Come se non bastassero i tagli ai finanziamenti comunali, questa mattina l’amara sorpresa dei volontari a cui non rimane che protestare davanti alla sede del Comune dove dovrebbero essere ascoltati dal Consiglio. La domanda è: chi ha interesse a colpire un’organizzazione che vive grazie all’impegno di chi l’ha creata e all’entusiasmo dei genitori dei ragazzi disabili che ne frequentano i corsi?
“Un atto insensato di vandalismo contro chi, come noi, opera per il bene della città, dei più deboli, delle persone indifese”. Gianni Romito, presidente delle associazioni Volare in alti e Hbari 2003 dichiara alla redazione barese di Repubblica ,tutta la sua tristezza dopo aver visto i danni provocati, nella notte, alla sede delle due organizzazioni che da anni si occupano di basket in carrozzina e di percorsi sportivi destinati alle persone con disabilità mentali.
“Quando l’operatore è arrivato coi ragazzi nella nostra sede di Poggiofranco, in via Tommaso d’Aqui ha trovato il locale in subbuglio, con i vetri rotti e le travi di legno finite a terra e sugli arredi. Un’immagine che ci addolora visto che siamo vittime di delinquenti, proprio noi che in questa stanza abbiamo ospitato i senza fissa dimora durante l’emergenza freddo”.
Per i volontari e le famiglie dei 25 ragazzi che frequentano quotidianamente le attività sportive è un altro colpo dopo aver resistito a quello istituzionale del taglio dei finanziamenti comunali alle attività sportive dei disabili. Il 12 marzo sulla Gazzetta del Sud è stata pubblicata la lettera della mamma di un ragazzo autistico iscritto all’associazione: “per la prima volta mio figlio sta ricevendo rispetto e considerazione con notevoli ricadute sulla sua consapevolezza di sè e la sua autodeterminazione” scrive, richiamando poi l’attenzione di sindaco e assessore competente sulla necessità che l’organizzazione possa continuare le attività. Purtroppo nei mesi scorsi era stato necessario sospendere gli allenamenti per la mancanza di risorse, poi ripresi grazie all’impegno dei volontari.
Una situazione che da questa mattina si è aggravata per l’insensatezza della violenza subita, tanto che Romito dichiara sempre a Repubblica. “Il basket per ragazzi disabili mentali è un’attività unica nel Mezzogiorno e coinvolge 25 persone con le patologie diverse, dalla sindrome di Down all’autismo. Siamo scoraggiati per la situazione in cui operiamo, aggravata da gesti insensati che provocano danni difficili da sostenere.”
Attraverso lo sport si riesce ad aumentare la concentrazione e si possono creare fondamentali relazioni sociali, non sono molte le realtà che si dedicano a questo prezioso contributo per chi ha disabilità, si spera che le istituzioni, a partire da quelle locali, sappiano tutelarle.