Beati gli autistici che vivono nel favoloso mondo di Kekko
Il settimanale Panorama del 22 febbraio lancia in copertina una di quelle belle storie di autismo tenerone che tanto rassicurano e piacciono. E’ un bel presepe ambientato nel quartiere “Vomero” dove l’edicolante, il macellaio, l’allenatore, il parrucchiere fanno a gara per supportare un bambino autistico a vivere felicemente incluso tra i suoi concittadini. Coinvolgendo tutta questa bella popolazione generosa e disponibile la madre di Francesco, con l’aiuto di un’esperta dell’Asl, ha fatto sì che un quartiere diventasse un mondo sicuro per il suo bambino.
E’ uno scenario fantastico, tutto il mondo vorremmo fosse così, sembra quasi il film di Mary Poppins quando si canta “basta un poco di zucchero” e si salta nel disegno sul marciapiede per entrare in un mondo di cartoni animati. Questo davvero accade al Vomero di Napoli? E’ la notizia che tutti aspettavamo… Finalmente una città adattabile alle esigenze di noi autistici e infatti “la città adattabile” è anche il docufilm di Giuseppe Mastrocinque che è incentrato sulla crescita di Kekko e di un altro ragazzino autistico. (Noi ne avevamo scritto già a settembre 2016…)
Nell’aricolo si legge che Da due anni Kekko non segue, però, terapie. La sua palestra è la vita. Questo è dunque il risultato? Non serve più combattere per le terapie in una città in cui abbiamo sempre seguito le battaglie all’ultimo sangue delle famiglie di autistici ancora alle prese con i soloni della psicanalisi che non vogliono mollare l’osso dell’autismo e si arrampicano sugli specchi per rivendicare il primato delle loro teorie antiscientifiche.
PSICANALISTA NON CI PROVARE…GIÙ LE MANI DA NOI AUTISTICI, NON SAREMO MAI PIÙ “AFFARE” TUO!
Evidentemente sono problemi superati, ne siamo felici possiamo vedere dunque il “Modello Kekko” come la nuova frontiera per i trattamenti sull’autismo, attività che implica la cessazione delle terapie e l’inizio delle p.r. con macellaio e droghiere in vista del dopo di noi…Ci penseranno loro ai nostri autistici adulti, insieme al fioraio, il pizzaiolo, la sigarettaia e magari Sophia Loren che farà la testimonial.
La nostra illusione però è oggi miseramente tracollata con la lettera di Claudia Nicchiniello…Si la solita mamma che da sempre ci rompe per futili motivi come quelli che ricordiamo in qualche nostro pezzo di qualche tempo fa….
UNA MAMMA DELLA CAMPANIA: DATECI LA LEGGE PER I NOSTRI FIGLI AUTISTICI MA SENZA RUDERI PSICODINAMICI
ESPLODE IL CASO DELL’ABA NEGATO AGLI AUTISTICI NAPOLETANI
RISPOSTA A MAMMA CLAUDIA…MA SILENZIO SULLA PSICANALISI VESUVIANA
Per dovere pubblichiamo la lettera di mamma Claudia, ma la preghiamo se possibile di non interromperci questo bel sogno partenopeo di cui ci sembra già di sentire la colonna sonora cantata da Nino d’Angelo.
Cortesi tutti,
Abbiate pietá delle mamme che non sono le mamme di Kekko. Magari di mamme che sono le commesse dei negozi ( se ancora possono lavorare) al Vomero, o magari le donne delle pulizie delle case al Vomero.
Abbiate pietà del dolore straziante che deve subire una qualunque madre che in questo momento ha un figlio autistico chiuso (con le spranghe alle porte) a casa perchè autoaggressivo o eteroaggressivo.
Abbiate pietà del suo dolore , non perchè probabilmente i suoi capelli sono strappati, le sue braccia piene di lividi, ma perchè l’unica soluzione che le propongono è mandare via suo figlio in una RSA. Che purtroppo non avrà l’aspetto tranquillizzante come l’Alpine Centre del New Jersey, USA , tanto odiato dalla sinistra radical chic ,
Abbiate pietà dei NPI ( perché oggi la legge gli da i ragazzi fino a 18) che sicuramente non hanno mai passato 5 minuti con un autistico grave di 30 anni in bagno.
Abbiate pietà di una generazione demodè di baroni non universitari, ma delle ASL, che muovono con le loro prescrizioni, signor Nocchetti, milioni di euro che i 4 spiccioli della non autosufficienza sono nulla a confronto.
Abbiate pietà degli psicanalisti che rimarranno disoccupati, perchè gli “ autistici” ineducabili come li definì Loovas , hanno bisogno di operatori che insegnino ai ragazzi a non battersi in testa, e non di psicoterapie ai genitori .
Abbiate pietà dei Napoletani tanto odiati dallo scrittore più amato dai veri Napoletani…. Raffaele la Capria ,
I Napoletani che considerano Napoli solo il quartiere Vomero….
Fate un atto di pietà.
Invitate Luisa Russo a vedere al Filangeri l’8 Marzo alle 9:30 il film Tommy e gli altri .
E la Costantini il 16 Marzo a Milano.
Magari capiscono come mai migliaia di genitori in Lombardia e in Campania chiedono aiuto.
Claudia Nicchiniello
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