La peregrinazione da un istituto all’altro del ragazzo “gravemente” autistico
La notizia di un ragazzo (si sottolinea gravemente) autistico di 16 anni che viene sballottato da un centro socio-assistenziale all’altro perché “la sua gravità e troppo grave” da non poter essere gestita in questo tipo di strutture pubbliche. Il ragazzo con l’adolescenza ha acuito i suoi comportamenti problema e richiede un’assistenza continua h24, anche di notte. I genitori sono disperati e chiedono aiuto. E soprattutto la creazione di strutture residenziali specializzate anche per questi casi. La storia è apparsa sulla Gazzetta di Reggio Emilia e da un po’ di giorni circola sui social in rete. I genitori non possono riprenderlo in casa e quindi il ragazzo cambia continuamente strutture. Questo mese addirittura ne avrebbe cambiate sette. Tra Modena e Reggio Emilia.
Purtroppo non è un caso raro. Gli autistici con l’adolescenza e l’età adulta possono sviluppare comportamenti etero-auto aggressivi e anche altre comorbilità di tipo mentale. La famiglia che ha sostenuto con amore (tanto e disperato), pazienza, sacrifico e dedizione cieca e assoluta non ce la fa più ad andare avanti con questo figlio così difficile.
Bisogna seriamente cambiare politica come suggeriscono anche i genitori del ragazzo emiliano. I ragazzi autistici come lui hanno diritto ad essere aiutati anche nei loro momenti difficili all’interno di un percorso che è per la vita e non scade ne’ per pravità né per sopraggiunta maggiore età.