Betty Demartis: autismo e Lea, ora vigileremo perché dalle parole si passi ai fatti
Benedetta Demartis, Presidente Nazionale dell’ ANGSA ci spiega cosa è successo durante questo weekend di paura, in cui tutti pensavamo che il lavoro e l’impegno per inserire l’autismo nei Lea potesse essere compromesso da un emendamento, che subordinava il tutto alla disponibilità economica delle Regioni.
Rispondendo a quanto affermato dall’On Carnevali, , vorrei brevemente raccontare quanto successo negli ultimi giorni. Premetto che siamo davvero contenti che si sia risolto al meglio l’equivoco che ci aveva tanto preoccupati.
Il giorno 9 sapevamo che al Tavolo tecnico era stato proposto un emendamento presentato dalla Regione Veneto che chiedeva di condizionare l’applicazione delle linee d’indirizzo alla situazione economica dei vari territori. L’ing. Marino di Angsa Calabria informato di questa proposta si é subito allertato e ha scritto al Sole 24 ore. A ruota gli altri commenti sulla stessa scia, compreso il mio. Il giorno 10 la Conferenza Unificata delle Regioni ratificava l’accordo senza accogliere (per fortuna) quell’ emendamento.
Abbiamo gridato troppo in fretta? Forse. Io al posto di Marino avrei fatto lo stesso, pensando di poter fermare o chiedere subito di annullare un provvedimento che ci avrebbe penalizzati pesantemente. Avremmo dovuto attendere il documento ufficiale e poi scoprire che a quel punto potevamo solo impugnarlo con un ricorso? Con il senno del poi son capaci tutti a ragionare.
A volte la fretta é dannosa. A volte é provvidenziale! Lo scopriamo solo dopo. Se abbiamo offeso o giudicato male chi invece ha fatto bene il suo compito ci scusiamo sinceramente!
Per noi purtroppo la posta in gioco é altissima. Il futuro dei nostri figli. Che tutti ne tengano conto. E ora fatemi tirare un sospiro di sollievo. Quel documento é molto importante e potrà davvero migliorare la qualità della vita dei nostri cari.
Se è pur vero che nel testo ufficiale è presente una nota (alla seconda pagina al punto 4) che potrebbe destare preoccupazione a molti, ribadisco che questa annotazione è una prassi presente su ogni documento ministeriale per vincolarlo in modo che non ci siano maggiori oneri a carico dello stato e che non si sfori dal budget del fondo sanitario nazionale.
Diverso era quanto indicato nell’emendamento che citava: “ Tali linee di indirizzo saranno realizzate compatibilmente con le risorse disponibili a livello territoriale” e la proposta della commissione ribadiva che l’intesa fosse condizionata a quell’emendamento.
Questo per noi era il vero pericolo e su questo ci eravamo attivati.
Dovremo ora vederne le applicazioni e vigilare affinché dalle parole si passi ai fatti. Un grazie di cuore a tutti quelli che hanno contribuito alla buona riuscita delle Linee di Indirizzo.
Benedetta Demartis
Presidente ANGSA Onlus