Pensare Ribelle

Cari autistici ma avete capito quanto ci hanno preso per il culo?

Care famiglie con autistici, cari autistici figli di nessuno….Tutto è come prima, per lo Stato Italiano voi avete un valore sociale solo se servirete come pretesto per far girare soldi, ma mica per il vostro maggior benessere…Scordatevelo! Soldi che andranno a strutture, persone, organizzazioni che su di voi hanno incentrato il loro core business. Ce ne sarà per tutti e tutto come prima. Immagino la gioia in queste ore dei venditori di cure miracolose, dei fabbricatori di integratori omeopatici, dei chelatori, dei mammorefrigeratori, degli allevatori di asinelli.

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Ancora di più immagino la gioia  dei tenutari di canili spacciati per istituti, di pie associazioni, di aziende specializzate nella raccolta differenziata e smaltimento di esseri umani cerebroinsufficienti. Immagino quanto staranno brindando tutti quei cialtroni che per anni si sono approfittati della poca cultura scientifica nel nostro paese e hanno costruito i loro imperi sull’ignoranza di quello che dovrebbe essere un corretto approccio ai problemi della neurodiversità.

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Alla fine ci hanno preso tutti in giro. Qualcosa me lo diceva che non bisognava fidarsi quando in questi ultimi anni sembrava che improvvisamente avessero tutti preso a cuore l’esistenza dei cervelli fuori standard. Mi sono io stesso sentito preso in giro quando ho partecipato a convegni, ho parlato, scritto articoli, libri, mi sono fatto vedere ovunque ed esposto come: “genitore di un ragazzo autistico che racconta la sua storia di coraggio, amore ecc ecc….”  Ho fatto perfino un film che ha girato per le scuole italiane. Ora però  sento solo di essere stato preso per il culo, mi si passi il termine volgare, ma non ne trovo di migliori.

Ora ci sarà un apparente cambio di scena politica, quelli che se ne vanno e quelli che arrivano. La beffa che ha avuto il suo epilogo due giorni fa con quella frasetta infilata negli interstizi di un protocollo roboante, “tutto  questo solo se ci sono i soldi”… Poche parole ma sufficienti ad avere l’effetto di un candelotto di dinamite capace di demolire la muraglia di quell’epico atto d’intesa tra Stato e Regioni, che doveva essere l’epilogo glorioso di anni passati a farsi belli,  facendosi vedere abbracciati a noi autistici, esattamente come nelle precedenti generazioni i politici ci si faceva fotografare con l’orfanello sulle ginocchia o il piccolo africano macilento tra le braccia.

Diciamocelo, che agli autistici possa essere garantita una vita dignitosa non è essenziale…Non frega nulla a nessuno e probabilmente nulla è mai fregato persino a chi si poneva come nostro interlocutore istituzionale. Ora arriveranno i nuovi governanti e magari useranno tutto questo per dimostrare quanto la “vecchia politica” sia stata opportunista e poco attenta ai bisogni della gente. Quale gente? Noi autistici non siamo nemmeno la gente, siamo fantasmi da evocare quando serve e poi far tornare nel regno delle ombre, quando la nostra pretesa di vivere tra i vivi tocca interessi consolidati e provoca  quindi imbarazzo e fastidio.

PS

Tra l’altro non chiedetemi più che fine ha fatto il progetto del “Casale delle arti” su cui tanti generosi amici si sono spesi per sostenerlo. Non ne so più nulla, le mie ultime notizie erano che Comune e Regione ne stanno parlando tra loro. Chiedete a loro non a me.


QUANDO ANCORA PENSAVO VALESSE LA PENA PARLARE…ERA SOLO L’ALTRO IERI!

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Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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