La polizia di Stoccolma uccide un ragazzo con sindrome di Down e autistico: aveva una pistola giocattolo in mano
Gli agenti: “Era una situazione a rischio”. La madre accusa: “come fanno a parlare di un uomo minaccioso? Non sapeva fare male a una mosca”
La Svezia sotto shock. Un giovane di 20 anni, affetto dalla sindrome di down e da una forma di autismo, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia svedese. Il ragazzo si era allontanato da casa portando con sé una pistola giocattolo ma gli agenti l’hanno scambiata per un’arma vera aprendo il fuoco contro di lui.
E’ successo giovedì notte a Stoccolma. La famiglia di Eric Torell, questo il nome della vittima, ne aveva denunciato la scomparsa dopo che si era allontanato da casa a Vasastan, un quartiere della capitale svedese. Approfittando di un momento di distrazione della madre, il giovane era uscito da casa con quella che “sembrava una mitragliatrice”, come ha ammesso la stessa mamma, prima che la sua famiglia ne denunciasse la sparizione. Ma alle 4 del mattino, un testimone ha sentito degli spari: “quando ho guardato fuori, ho visto i poliziotti. Hanno urlato qualcosa come: ‘metti l’arma a terra, posala a terra!”. Il ragazzo però non lo ha fatto e tre diversi poliziotti hanno fatto fuoco su di lui. Eric è stato portato in ospedale ma è morto per le ferite riportate. Gli agenti hanno spiegato di essersi sentiti “minacciati” da un uomo “che stava esibendo una pistola alle persone della zona”.
Drammatico il racconto del padre. “Mi sono svegliato – ha detto Rickard Torell – perché Eric non c’era. Sono uscito e ho provato a cercarlo. Poi ho visto le auto della polizia sulla strada. Tre poliziotti gli hanno sparato allo stomaco”. “Siamo furiosi – ha detto la madre di Eric, Katarina Söderberg – si stanno inventando delle cose. Come fanno a parlar di un uomo minaccioso? È come un bambino di tre anni. È impossibile da capire. Non farebbe male a una mosca. Era la persona più gentile del mondo. A Eric è stata diagnosticata la sindrome di down e l’autismo e non è mai riuscito a parlare in maniera corretta. Siamo completamente distrutti, siamo in stato di shock. Non posso credere che sia vero”.
A quanto pare quella pistola-giocattolo gli sarebbe stata regalata, ma non l’aveva mai usata fino ad ora. Sull’incidente la polizia ha aperto un’inchiesta interna. (Pubblicato da “Globalist”)