A gennaio la riforma dell’assegnazione delle ore di sostegno: arrivano i GIT. Entro dicembre va completata l’anagrafe degli studenti disabili
Importanti scadenze nella scuola italiana per quanto riguarda l’inclusione degli alunni “speciali”. Anagrafe degli studenti disabili: entro il mese di dicembre vanno inseriti i dati relativi agli alunni disabili in una sezione a parte, come comunicato dal Ministero dell’Istruzione nella nota 4 del 03/01/18 nella quale si comunicava la disponibilità in SIDI delle nuove funzioni finalizzate al trattamento delle informazioni relative agli alunni disabili. I dati (e le informazioni) da trattare, come si legge nel Decreto 28 luglio 2016 n. 162, sono quelli della legge 104/1992, relative alle certificazioni rilasciate dalle ASL e alle diagnosi funzionali. Attraverso i dati di rilevazione dello stato di disabilità si definivano le necessità dell’organico e soprattutto delle ore di sostegno da assegnare. In seguito alle difficoltà riscontrate dalle scuole nel caricamento dei dati richiesti, l’Amministrazione aveva concordato con i sindacati quale termine ultimo di inserimento degli stessi dati il mese di dicembre 2018. Anagrafe studenti, partizione disabili: termine ultimo inserimento dati dicembre 2018
Nel frattempo però, come ormai sappiamo bene, dal 1 gennaio 2019 il percorso, richiamato nel decreto per l’assegnazione delle ore di sostegno, non sarà più come prima, in seguito alle novità introdotte dal decreto legislativo n. 66/2017, attuativo della legge n.107/2015. Una delle principali novità del decreto riguarda le modalità di richiesta delle risorse per il sostegno didattico (il numero di ore) da assegnare alle scuole per gli allievi disabili, presenti in ciascuna di esse.
La richiesta delle ore di sostegno (quindi dell’organico) è attualmente avanzata direttamente dalla scuola all’USR/ATP di competenza, sulla base della Diagnosi Funzionale, del Profilo Dinamico Funzionale e del conseguente Piano Educativo Individualizzato.
In seguito alla riforma, ossia alle disposizioni del summenzionato decreto, non sarà più la scuola ad avanzare la richiesta delle ore di sostegno, ma un nuovo organo istituito dal medesimo decreto: il Gruppo per l’inclusione territoriale (GIT).
Il GIT è istituito in ciascun ambito territoriale della provincia. Pertanto in ogni provincia ci saranno tanti GIT quanti sono gli ambiti territoriali, che la costituiscono. Il nuovo organismo è composto da un dirigente tecnico o scolastico, che lo presiede; tre dirigenti scolastici dell’ambito territoriale; due docenti per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione; un docente per il secondo ciclo di istruzione. Questi componenti sono nominati dall’USR competente per territorio. Il GIT è il nuovo organo (tecnico) cui spetta il compito di avanzare la richiesta delle ore di sostegno da assegnare a ciascuna istituzione scolastica per gli allievi disabili, secondo la seguente procedura: il dirigente scolastico, sentito il GLI (Gruppo di lavoro di Istituto) e sulla base dei singoli PEI, propone al GIT la quantificazione dell’organico relativo ai posti di sostegno, diviso per ciascun grado di istruzione, inclusa la scuola dell’infanzia; il GIT, in qualità di organo tecnico, sulla base del Piano per l’inclusione, dei Profili di funzionamento (il Profilo di funzionamento sostituisce, ricomprendendoli, la Diagnosi funzionale e il Profilo dinamico-funzionale), dei Piani educativi individualizzati, dei Progetti individuali ove esistenti, trasmessi dai singoli dirigenti scolastici, sentiti questi ultimi in relazione ad ogni alunno con disabilità certificata, verifica la quantificazione delle risorse di sostegno didattico effettuata da ciascuna scuola e formula una proposta all’USR. Infine l’USR assegna le risorse nell’ ambito di quelle dell’organico dell’autonomia per i posti di sostegno.
Detto così sembra un rompicapo: almeno così la pensano i tanti genitori che aspettano con apprensione e preoccupazione la nuova riforma dell’assegnazione delle ore di sostegno. Ma se vogliamo sintetizzare il meccanismo all’apparenza molto “macchinoso” ecco qui: il dirigente scolastico quantifica l’organico di sostegno sulla base dei documenti summenzionati, trasmettendo gli stessi al GIT. Quest’ultimo, sentiti i dirigenti riguardo a ciascun alunno disabile, formula una proposta all’USR che, infine, assegna l’organico alle scuole.
DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 66