Diego Salezze è l’artista “Cervello Ribelle” che ha dipinto per Mattarella
Oggi la notizia del giorno è il grande seguito nei media di ogni tipo del discorso del Presidente Mattarella. (10 milioni in tv 2 milioni sui social) Oltre ogni possibile considerazione a noi fa piacere che in questa grande occasione di visibilità sia entrata anche la neurodiversità. Oggi a tutti i familiari di autistici sarà comunque capitato che qualcuno dicesse di avere ascoltato Mattarella che parlava di loro. Il Presidente è riuscito a riportare attenzione sulle nostre difficoltà senza aver bisogno dei soliti “autistici prodigiosi” o “storie che ispirino tenerezza”. Lo ha fatto semplicemente portando in Quirinale nel set del suo saluto agli italiani un “oggetto d’arte autistica” che da solo rappresenta una sintesi potente della capacità dei nostri “cervelli ribelli” di esprimere interpretazioni personali e originali della realtà. Oggi si sa anche il nome dell’artista autistico autore del quadro, è Diego Salezze un figlio d’arte di 45 anni che è conosciuto per la sua produzione. Su di lui qualcuno a suo tempo ha ben lavorato e ora è un esempio di possibile inclusione per tutti.
IL QUADRO DI UN “CERVELLO RIBELLE” COME SFONDO DEL MESSAGGIO DI FINE D’ANNO DEL PRESIDENTE MATTARELLA
Il quadro che il presidente Sergio Mattarella ha esposto durante il discorso di fine anno al Quirinale è stato realizzato da Diego Salezze, veronese, classe 1973. Figlio d’arte, sia il nonno che la madre erano pittori, Salezze dipinge da vari anni. Precocissimo è «cresciuto» nei laboratori dedicati alle persone con disturbi dello spettro autistico e che è stato seguito dalla galleria Isolo17, con sede sempre in città. È un nome noto nel panorama dell’«outsider art», avendo all’attivo diverse mostre personali, e comparendo annualmente nella rassegna «Euritmia», curata da anni dal professor Leonardo Zoccante, neuropsichiatra e responsabile del centro regionale per l’autismo che ha sede all’ospedale Borgo Trento di Verona.
Due anni fa, quando la mostra fu esposta alla fondazione Franco Basaglia di San Servolo, venne scelto per il manifesto delle iniziative. Le sue opere, incluso quella portata al Quirinale, che era stato donato al Capo dello Stato durante la visita dello scorso novembre al centro di Verona, sono battezzate «macchie». Gli esperti dicono che lavori in modo materico, utilizzando il colore puro. Possiede una particolare carica espressiva che raggiunge nella sintesi informale la sua massima capacità comunicativa, tanto che le sue «macchie» sono un tema caratterizzante, in una ricerca contenente e contenitiva di uno spirito propenso a debordare o sfumare, come talvolta accade. (dal Corriere.it)