Buco Nero

Una riflessione sulla notizia dell’autistico di 14 anni che ha accoltellato a morte il padre

Si parlerà molto da oggi dell’autistico che ha ucciso il padre accoltellandolo. La notizia nella sua cruda ricostruzione è riportata qui sotto dai primi lanci di agenzia. Nulla sappiamo di più e nulla vogliamo affidare alle congetture. Sarà compito degli inquirenti stabilire la dinamica esatta dei fatti, anche se appare abbastanza lineare, manca solo la ricostruzione del fratello gemello, quindi minorenne anche lui, ma non pensiamo ci sia spazio per altre possibili ipotesi che la seguente: due fratelli litigano tra loro come è naturale e fisiologico che accada in tutte le famiglie, potrebbe essere che tra i due fosse in atto un gioco pericoloso in cui aveva parte un coltello, tutti abbiamo giocato con i fratelli con oggetti pericolosi…Il padre è intervenuto per separarli o per far terminare il gioco, una coltellata lo ha ucciso.

Nulla sappiamo sulla diagnosi del ragazzo definito “autistico” ma sappiamo che è indagato per omicidio. La cosa che più temiamo e che vorremmo in anticipo suottoporre a una riflessione più articolata è la semplificazione di un titolo del genere “Autistico accoltella il padre e lo uccide”. Titolo che potrebbe incoraggiare una tendenza che stiamo notando serpeggiare nel nuovo corso “anti-buonista” che sta prendendo il nostro paese e che potrebbe dare il via libera alla soluzione dell’esistenza di una fetta di popolazione con  neurodiversità nella formula: “Anche per il loro bene rinchiudiamoli…”

Le cose non stanno così, sia chiaro che l’autismo non corrisponde a una tendenza omicida, a un istinto criminale o a una predisposizione a delinquere. Un autistico non accoltella per una sua naturale inclinazione, semplicemente un autistico potrebbe non avere un controllo della propria emotività, potrebbe avere delle crisi oppositive gravi, potrebbe non avere la cognizione di cosa significhi offendere fisicamente una persona.

Le famiglie con a carico una persona autistica dovrebbero avere la possibilità di essere adeguatamente formate sulla gestione dei momenti difficili del loro congiunto, dovrebbero essere affiancare da seri esperti comportamentisti, dovrebbero avere un supporto clinico informato e aggiornato sui presidi farmacologici necessari ad aiutare il loro congiunto ad avere una vita sociale serena. Però ancora stiamo ad accapigliarci sui danni vaccinali, sulle diete e sulle chelazioni. Siamo veramente dei selvaggi per quanto riguarda questo problema.

Quella che è accaduta è una tragedia incommensurabile, ora però è fondamentale che a questa non si aggiungano altre  vittime, il ragazzo che è orfano suo malgrado e starà attraversando un incubo indicibile della cui causa probabilmente non si rende nemmeno conto, il fratello che comunque dovrà elaborare un trauma immenso, una probabile madre la cui tragedia non è nemmeno stata accennata nelle prime anticipazioni della notizia. Più in generale tutte le persone con autismo su cui potrebbe ancora di più pesare uno stigma sociale già molto consistenze con l’aggravante del sospetto di potere essere possibili omicidi.


La notizia dai primi lanci delle agenzie

Durante un gioco in casa, forse per uno scatto d’ira improvviso, un ragazzino di 14 anni ha accoltellato a morte il padre, deceduto poche ore dopo in ospedale. E’ successo a Cervia, in provincia di Ravenna, la sera di giovedì, verso le 22, quando un uomo di 55 anni è stato portato d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena in condizioni critiche. Il minorenne è stato fermato dai carabinieri, che ora stanno indagando per ricostruire quanto accaduto. A coordinare gli accertamenti è la Procura per i minorenni di Bologna. L’ipotesi è di omicidio aggravato. Secondo quanto si apprende il minore sarebbe seguito da tempo per problemi di autismo. Il padre sarebbe intervenuto per sedare una lite tra fratelli, al culmine della quale sarebbe partito il fendente. Il coltello è stato trovato dai carabinieri e sequestrato. Nei prossimi giorni la procura disporrà una consulenza psichiatrica per stabilire le condizioni psichiche del 14enne indagato.  
Si chiamava Andrea Rocchi il 56enne morto ieri in ospedale a Cesena dopo essere rimasto ferito gravemente da un fendente scagliato dal figlio poco più che quattordicenne nella loro abitazione di Cervia, nel ravennate, la sera di giovedì. Secondo quanto emerso, l’uomo sarebbe intervenuto per sedare una lite nata tra il ragazzino e il suo fratello gemello durante un gioco domestico quando, al culmine del diverbio, sarebbe partita la coltellata. Sul fatto indagano i carabinieri coordinati dalla procura dei Minori di Bologna. Il quattordicenne, bloccato dai carabinieri, e’ da tempo seguito dai sanitari per problemi di autismo. Si attende l’udienza di convalida del fermo. L’ipotesi di reato e’ di omicidio aggravato.

La questione principale che gli inquirenti devono affrontare nell’omicidio avvenuto in provincia di Ravenna, dove un ragazzino 14enne giovedi’ sera ha accoltellato il padre, morto ieri mattina in ospedale, e’ l’imputabilita’ del minore, gia’ certificato e in cura. Per questo la Procura per i minorenni, guidata da Silvia Marzocchi, a breve disporra’ una consulenza psichiatrica per stabilire la capacita’ di intendere e di volere del giovanissimo. Il delitto e’ maturato in casa, al culmine di un gioco, una lotta scherzosa tra padre e figlio: improvvisamente il ragazzino ha afferrato un coltello e ha colpito. Interrogato, avrebbe dato una versione lineare, su cui non si nutrono dubbi. Sottoposto a fermo, su disposizione del pm, e’ stato portato al centro di prima accoglienza dell’Istituto penale minorile, ma si sta cercando una struttura terapeutica idonea a conciliare le esigenze di contenimento con la sua condizione. La Procura chiedera’ la convalida, e la custodia, appunto, in una struttura. (Fonte Adnkronos/Agi/ANSA)


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Redazione

La redazione di "Per Noi Autistici" è costituita da contributori volontari che a vario titolo hanno competenza e personale esperienza delle tematiche che qui desiderano approfondire.

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