Nuove Linee Guida sull’Autismo di Bambini e Adulti: ci vorranno diciotto mesi di lavoro per realizzarle
Ci vorranno diciotto mesi per sfornare le nuove linee guida nazionali (bambini adolescenti e adulti) per l’autismo. Intanto ieri 7 gennaio allo scoccare delle ore 24 si è chiusa (automaticamente) la piattaforma per la consultazione pubblica sulle Linee guida Autismo. Si sono iscritti circa 100 stakeholder.
Maria Luisa Scattoni, coordinatrice dell’Osservatorio Nazionale Autismo e del Comitato Tecnico-Scientifico per le Linee Guida sull’Autismo dell’Istituto Superiore di Sanità, ci ricorda i passaggi che sono stati fatti finora. «Nel maggio scorso – spiega Scattoni – è stata aperta la selezione pubblica e sono arrivate 260 candidature di esperti. A fine luglio è stata comunicata la composizione dei gruppi di lavoro (detti panel), a settembre si è svolta la prima riunione e il sito web è stato attivato per avviare la consultazione da parte dei portatori d’interesse (che appunto si è chiusa ieri sera). I quesiti clinici prioritari riguardano la diagnosi e i trattamenti più raccomandati sulla base della letteratura scientifica, valutata da due grandi centri metodologici indipendenti rispetto al panel. Le buone pratiche saranno prese in considerazione per quei requisiti clinici per cui non ci sono evidenze scientifiche, come l’organizzazione dei servizi per gli adulti». Prosegue la coordinatrice: “I membri del panel sono stati chiamati a non avere idee preordinate su nessun tipo di intervento. Non spetta a loro decidere le raccomandazioni sulla base di quello che sono i propri interessi economici o intellettuali ad ampio spettro. Loro sono chiamati ad elencare una serie di interventi su cui vogliono interrogare la letteratura. Sarà la letteratura scientifica, sulla base dei vari punteggi, a dire quali sono quelli raccomandati o meno. Una volta definite, le raccomandazioni verranno elaborate e messe online immediatamente. Speriamo di avere la prima entro il prossimo mese di marzo».
Come già detto per realizzare le nuove Linee Guida ci vorranno diciotto mesi. L’Istituto Superiore di Sanità sta aggiornando anche le Linee di Indirizzo Sanitario suddivise in quattro aree. «In questo caso – informa Scattoni – le Regioni, entro sei mesi dall approvazione in Conferenza Unificata, saranno chiamate a ratificarle e a mettere a punto un piano operativo da inviare al Ministero. Una delle quattro aree riguarderà la diagnosi precoce, partendo cioè dai minori “ad alto rischio”, ovvero i fratelli o le sorelle di soggetti autistici e i prematuri, ciò per cui è già attivo in sette Regioni italiane il network NIDA (Network Italiano Diagnosi Autismo). È cruciale, infatti, monitorare i fratellini e la speranza è quella di arrivare ad una diagnosi entro i 18 mesi. A breve tutte le Regioni dovranno identificare un Centro NIDA, un centro di eccellenza, che collaborerà con i vari Servizi di Neuropsichiatria e con la Pediatria di Base».
«Sulla popolazione generale da 0 a 3 anni – denuncia quindi l’esperta dell’Istituto Superiore di Sanità – non ci sono strumenti di valutazione precisi. Pertanto l’obiettivo è quello di mettere a punto un protocollo di sorveglianza dello sviluppo con l’accordo tra la SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) e il mondo della pediatria, per consolidare la rete dei servizi e mettere la pediatria locale in contatto con essi. Ed è stato infine costituito un Gruppo di Lavoro sul Neurosviluppo, che sta lavorando su due protocolli da inserire nei bilanci di salute».