Scienze & Ricerca

Dal Giappone uno spray nasale all’ossitocina contro il deficit di attenzione degli autistici

Spray-nasale per autistici (non solo raffreddati) made in Japan. Un aiuto per potenziare le perfomance cognitivo-comportamentali degli autistici starebbe per arrivare presto dal Giappone. Come riporta la “Voce del Trentino” si tratta di un farmaco in grado di migliorare il deficit di attenzione spesso associato alla sindrome autistica.

Un gruppo di ricercatori nipponici, coordinato dal professor Hidenori Yamasue della Scuola di Medicina dell’Università di Hamamatsu nella prefettura di Shizuoka, sta conducendo una sperimentazione clinica del trattamento che include l’ossitocina, ovvero l’ormone della felicità. Tra i vari disturbi della sindrome autistica ci sono anche i problemi relativi alla comunicazione interpersonale, all’empatia ed alla cooperazione con gli altri.

Lo spray all’ossitocina sembrerebbe stimolare una maggior attenzione da parte degli autistici. Il team di Yamasue ha elaborato una teoria secondo cui l’ossitocina (lo stesso ormone che svolge un ruolo nelle contrazioni uterine e nel rilascio del latte materno) è in grado di rendere più disponibili alla collaborazione i pazienti autistici.

Durante lo studio, i soggetti maschi adulti hanno mostrato un miglioramento della loro capacità comunicativa dopo l’inalazione di ossitocina attraverso il naso. Infatti, i ricercatori hanno riscontrato che la parte del cervello che controlla la comprensione emotiva è diventata più attiva dopo l’inalazione dello spray. Il numero di persone con diagnosi autistica è recentemente aumentato anche in Giappone grazie alla maggior consapevolezza acquisita dalla cittadinanza in merito alla sindrome, gli sforzi di Yamasue alla ricerca di un rimedio per alleviare le difficoltà quotidiane delle persone con autismo e delle loro famiglie sono stati premiati il mese scorso dall’agenzia giapponese per la ricerca medica e lo sviluppo.

Attualmente lo spray all’ossitocina, che è in uno studio di fase 2, è stato testato in sette università in Giappone. Yamasue ha detto che il suo team punta a rendere disponibile il trattamento entro il 2023 dopo averne confermato la sicurezza e gli effetti.

Redazione

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