Gli psicanalisti partono alla riconquista degli autistici
Ripartono gli psicanalisti all’assalto dell’autismo. Non avevano mai smesso in verità, ma c’è stato un felice momento in cui sembrava che in Italia si stesse cominciando a ragionare correttamente sul fatto che il lettino dello psicanalista ben poco avesse a che fare con la neurodiversità dei nostri figli.
Invece poi il paese è ricaduto nel medioevo e parlare di evidenze scientifiche ha iniziato a essere visto con il sospetto dell’eresia. La scienza è diventata un’opinione delle tante, l’università della vita ha soppiantato l’accreditamento accademico, la rete dei social l’unica verità che rispetta la voce del popolo. Giorni fa qualcuno ha persino scoperto che ai professori delle scuole italiana è proposto come credito formativo un corso di esorcismo e preghiera di liberazione.
Viviamo un clima quindi più che mai favorevole per ridiscutere anche il ruolo della psicanalisi nel trattamento dell’autismo. Proprio mentre il gruppo di esperti sotto la guida dell’ ISS sta lavorando alle nuove linee guida, niente di meglio di un bel convegno che rilanci il mummificato approccio psicodinamico all’autismo.
Ars Diapason promuove a Torino un convegno il 29 e 30 marzo 2019 ( Approcci all’autismo a confronto) che si propone di creare un’ occasione di confronto tra gli approcci oggi più accreditati e quello psicoanalitico, che non viene contemplato dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) la quale, nelle “Linee guida per l’autismo” del 2005 (linee confermate anche da quelle del Ministero della Sanità del 2011 e dagli aggiornamenti in corso), considera “l’autismo una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato… “.
Come dire torniamo indietro di qualche decennio…Ma pensate che qualche rappresentante della nostra comunità scientifica, qualche neuropsichiatra che si occupa seriamente di autistici avrà voglia di fare a questi signori un bel pernacchione? Noi lo speriamo, come pure speriamo che le associazioni di genitori si facciano sentire e soprattutto che l’ISS prenda una posizione netta verso chi rimette nuovamente in discussione il fatto che l’autismo sia un disturbo del neuro sviluppo e come tale vada trattato, ammettere l’ipotesi di “psicoterapia psicanalitica nei disturbi dello spettro autistico” significa accreditare un controsenso scientificamente inconsistente.