Gli asperger al ministro Fontana: ci ascolti non ci chiami “malati”
Il ministro per la Disabilità e la Famiglia ha fatto arrabbiare molte persone Asperger. Magari lo staff di Lorenzo Fontana nemmeno si capacita perchè stiano arrivando tanti commenti accesi sulla sua pagina Facebook, consigliamo di non cancellarli perchè si arrabbierebbero ancora di più, la rabbia per un Asperger è spesso un tunnel in cui l’uscita corrisponde all’entrata e scapparne fuori non è facile davvero… Possiamo risalire all’origine dell’ affaire? E’ un semplice post del Ministro in occasione della giornata mondiale degli Asperger. Riportiamo la pagina ministeriale che rilancia la dichiarazione. (alle ore 16.00 circa il termine “malati” è stato tolto dal sito”)
Il Ministro, o chi gestisce per lui i suoi social, voleva forse solo segnalare attenzione a una giornata mondiale come tante, ma se si parla di Asperger bisogna essere precisi, proprio perchè l’attenzione a ogni minimo dettaglio è una delle caratteristiche più comuni al loro stato di persone neurodiverse.
Definirli “malati” non è corretto, da un punto di vista rigorosamente scientifico, ma risulta ancora più offensivo e grossolano se è espressione di un “ministero per la disabilità”, da cui gli Asperger si aspetterebbero la necessaria attenzione dovuta a persone che vivono una condizione comunque difficoltosa e in molti casi svantaggiata.
Ogni neurodiversità rappresenta un punto di vista inconsueto, una sensibilità non omologata a quella più comunemente condivisa, un cervello che dalla nascita non è programmato secondo i canoni della maggior parte degli esseri umani.
Chi scrive questa riflessione è stato recentemente diagnosticato Asperger, probabilmente appartiene alla sottofamiglia di quelli che non ci fanno caso, è soprattutto abituato a ben peggiori disattenzioni istituzionali nei confronti dell’autismo sia di alto quanto basso funzionamento, però se può dare un consiglio a chi ora deve “gestire” questa questione, su cui ci stanno sommergendo di screen shot tante persone Asperger che chiedono di rendere visibile la loro arrabbiatura.
Allego il messaggio di Daniele Matteo Cereda, un giovane Asperger, che è molto attivo nei social, qualcuno del Ministero lo ascolti se può e gli risponda. Direi che di sicuro aiuterebbe tutti prendere qualche informazione meno sommaria sulle neurodiversità e dare un segnale sul fatto che anche i “cervelli ribelli”, senza distinzione di grado, rientrino nell’umanità il cui benessere rientra tra i compiti del dicastero preposto alle disabilità di ogni genere. (GN)
MINISTRO FONTANA PERCHE’ CANCELLA I NOSTRI MESSAGGI?
In questo momento il ministro della disabilità Lorenzo Fontana sta eliminando dei commenti scritti dagli asperger.
Il motivo non lo sappiamo. Le proteste sotto la sua pagina sono dovute all’uso errato dei termini “patologia”, “malattia”, “affetti da questa patologia” (sindrome di asperger). Ho raccolto degli screen di alcune persone, alcuni spariti dalla pagina. Vi erano 15 commenti in tutto.
Vorrei capire il motivo di tale cancellazione: per caso siamo persone non benvenute? Oppure dopo il giorno della sindrome di asperger NON contiamo più nulla? Da sempre noi nello spettro dell’autismo veniamo discriminati. Se poi è addirittura il ministro della disabilità ad eliminarci i commenti, inizio a domandarmi per quale motivo ha messo un bellissimo messaggio, sebbene condito da termini errati come “malattia” o “patologia” riguardo l’autismo ed asperger.
In fondo mi pare più che legittimo da parte dei diretti interessati criticare gravi errori o carenze che un ministro della disabilità non dovrebbe permettersi. Tempo fa fui bloccato dal ministro per una situazione simile, dove avevo scritto #ioesisto. Ho l’invalidità civile, sono autistico con varie comorbilità. Vorrei un ministro che mi rappresenti. Non un ministro che mi mette a tacere sui social.
Daniele Matteo Cereda
Aggiornamento ore 18.30
Gli ‘Asperger’ a ministro Fontana, non ci definisca malati
21 Febbraio , 16:59
(ANSA)- ROMA, 21 FEB – “Un grazie ai ricercatori, per la loro opera fondamentale e a chi, ogni giorno, offre il proprio sostegno alle famiglie dei bambini e dei ragazzi affetti da questa patologia”. Questo il messaggio comparso lunedì 18 febbraio, in occasione della giornata mondiale della sindrome di Asperger, sulla pagina Facebook del ministro per la Disabilità e la Famiglia Lorenzo Fontana. Un messaggio però che ha colpito chi convive con questa sindrome. “Definire le persone con sindrome di Asperger “malati” “non è corretto – scrive sul blog Pernoiautistici il giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti, che afferma di aver ricevuto diverse segnalazioni – da un punto di vista rigorosamente scientifico, ma risulta ancora più offensivo e grossolano se è espressione di un “ministero per la disabilità”, da cui gli Asperger si aspetterebbero la necessaria attenzione dovuta a persone che vivono una condizione comunque difficoltosa e in molti casi svantaggiata”. “Il Ministro, o chi gestisce per lui i suoi social – aggiunge Nicoletti – voleva forse solo segnalare attenzione a una giornata mondiale come tante, ma se si parla di Asperger bisogna essere precisi, proprio perchè l’attenzione a ogni minimo dettaglio è una delle caratteristiche più comuni al loro stato di persone neurodiverse”. “Ogni neurodiversità rappresenta un punto di vista inconsueto, una sensibilità non omologata a quella più comunemente condivisa, un cervello che dalla nascita non è programmato secondo i canoni della maggior parte degli esseri umani” rileva Nicoletti. (ANSA).
Aggiornamento 23.45
Il tweet di risposta del ministro Fontana.