Junik Balisha il sognatore dell’architettura autism friendly

Gianluca Nicoletti 27 Marzo 2019

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Junik Balisha è un giovane architetto albanese. Si è laureato con lode e dignità di pubblicazione presso la Scuola di Architettura dell’Università di Firenze (2016) con la tesi “Autism-Friendly Design. Centro per adulti autistici a Tirana”. Junik è probabilmente l’unico in Italia ad aver approfondito su basi scientifiche il concetto di architettura “Autism Friendly”.

Ha immaginato un luogo costruito su tre cerchi che convergono in un’area comune, visto dall’altro potrebbe assomigliare al meccanismo di un immenso orologio dove ogni ingranaggio gira in maniera coordinata per definire nella più felice delle maniere la particolarissima equazione spazio-tempo nella percezione della mente autistica.

Junik ha studiato profondamente l’autismo nelle sue possibili manifestazioni e sta lavorando alla definizione ottimale degli ambienti di vita delle persone autistiche; l’autistico ha una spiccata dimensione estetica distribuita su tutti i sensi. Ascolta, vede, annusa, tocca, percepisce….In maniera multiforme, intensa, saltabeccante e spiraliforme.

L’autistico sente con intensità l’oppressione degli ambienti tristi, squallidi, trascurati, maleodoranti e ostili alla percorrenza. Quando è possibile costruire uno spazio a “dimensione di autistico” anche il neurotipico avrà enorme sollievo a sperimentarne la leggerezza.

Junik Balisha nel 2016 inizia il dottorato in Architettura nel curriculum di Tecnologie dell’Architettura, XXXII ciclo, con una ricerca sul tema “Autism-Friendly Day-care Centres for children”. Dal 2016 è cultore della materia di discipline tecnologiche presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze de dell’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” a Tirana, in Albania. Inoltre, collabora con l’Unità di Ricerca Interdipartimentale Florence Accessibility Lab nella ricerca “Pocket Parks for All. La valorizzazione degli spazi residuali per la città inclusiva” e nella ricerca “Il Progetto Sperimentale ADA – Adattamento Domestico per l’Autonomia personale”. Il suo lavoro di ricerca si focalizza sulla progettazione degli spazi per la salute.