Anche Gino Strada, il paladino di ogni persona fragile, per dire stronzo dice “minorato mentale”
Marina Viola ha beccato e inchiodato Gino Strada. Anche il re della meglio gioventù globalbuonista disconosce la dignità di cittadinanza per una categoria di umanità fragile come le persone neurodiverse. Il tabernacolo vivente dell’integrazione, il paladino di ogni minoranza tartassata, il padrepio di ogni vittima della violenza se deve usare un sinonimo di merdaccia umana usa come riferimento i “minorati mentali”. Lo fa con una spregiudicatezza che mai userebbe nemmeno per citare dei cuccioli di cane.
Migranti, Gino Strada: “Pensare che i nostri problemi siano legati ai flussi è da minorati mentali”
E’ inutile che ora parta l’arrampicata sugli specchi delle Vergini Vestali del culto Ginostradellante, l’ha detto e lo pensa che neurodiversi equivalga a dire stronzi… Come lui lo pensano tutti i fulgidi paladini del pensiero radicalsalottiero.
Noi “cervelli ribelli” siamo indecifrabili e quindi invisibili, ma ci sta bene così, guai a noi se entrassimo nel recinto pietopelosistico che è oramai museo delle frattaglie del benpensantismo sentimentalecofantapanciapacifista. Forse il problema è che noi quando “guardiamo il futuro anche dopo di noi” non vediamo lasciti testamentari a Emergency, ma pensiamo al futuro dignitoso dei nostri minorati mentali. (E’ un minorato mentale a scrivere non fateci troppo caso GN)
Anche se Gino Strada è il mio eroe, anche se sembro pignola…
Durante un’intervista in cui gli si chiedevano dei commenti sui fatti di Torre Maura, Gino Strada risponde che la situazione è preoccupante: “L’odio ovviamente tende a incanalarsi verso il più debole, e questa è una cosa ancora più vergognosa. Crediamo veramente che le ragioni dei nostri problemi economici siano legate al flusso dei migranti? È una sciocchezza che solo dei minorati mentali possono dire. Non è quello il problema”.
Usa tre parole nella stessa frase che mi hanno colpito al cuore: la prima è deboli, perché deboli sono considerati, in un certo senso, i nostri figli. I deboli sono le persone che non hanno gli strumenti per combattere la continua marginalizzazione dalla società, quelli che vengono sempre presi di mira, resi colpevoli di colpe che non hanno. La seconda cosa che mi ha colpito al cuore è quando ha spiegato che questa è una sciocchezza da minorati mentali: ha scelto di descrivere così le persone che fanno subire ai deboli tali atrocità. Voleva forse dire coglioni, stronzi, disonesti. Ma invece ha scelto di usare come insulto l’infelice termine minorati. I minorati mentali, però a pensarci bene, sono proprio parte dei deboli a cui si riferiva qualche secondo prima.
Ora, devo fare una premessa: credo che Gino Strada sia una delle persone più importanti in Italia: ha davvero dato la vita, tutto il suo impegno, ai più deboli, a chi ha bisogno. Ha ispirato migliaia di giovani a fare del volontariato, ha dato un filo di speranza a chi si è visto il mondo distrutto attorno a sé. Ha salvato un numero infinito di vite umane innocenti, ha aperto ospedali, ci ha spiegato com’è davvero la situazione in diverse parti del mondo di cui non sapevamo neanche l’esistenza. È, in poche parole, uno dei miei eroi. Ho sempre donato e continuerò a donare soldi a Emergency, e il mio sogno è incontrarlo per dirgli grazie.
Premetto anche che sono cose che capitano: in un momento di frustrazione e di rabbia possono uscire delle frasi infelici, delle parole fuori luogo.
Eppure, devo ammettere che ho aspettato un po’ di giorni prima di scrivere questo mio pensiero, perché pensavo che qualcuno gli avesse fatto notare che chiamare degli stronzi dei minorati mentali non è corretto, e che lui facesse pubblicamente delle scuse ai deboli e a chi, come noi genitori, dei deboli si occupa quotidianamente, anche se avrebbe invece scelto di fare altro nella vita. Speravo, in un certo senso, perché so bene che lui non pensa che minorato mentale sia sinonimo di stronzo. Minorato mentale è sinonimo di ritardato mentale, come lo è mio figlio, che è forse un rompipalle, ma uno stronzo proprio no.
Invece non ho sentito nulla in proposito: niente scuse. Ho scritto su Facebook qualche giorno fa che minorato mentale non dovrebbe dirlo nessuno, ma soprattutto uno come Gino Strada, e qualcuno ha risposto che noi genitori poliziotti del politically correct dobbiamo darci una calmata, che non capiscono davvero cosa sia tutta questa mia polemica. Una persona disabile mi ha scritto che anche lei ogni tanto dice parole inappropriate e che c’è di male? C’è di male che se lo dice una persona che sa di cosa sta parlando, si può anche pensare che tratti di una specie di autoironia: anche io prendo in giro mio figlio, ci mancherebbe. Ma se lo prendesse in giro uno sconosciuto, sarebbe ben diverso. Lo so, sono piccoli dettagli del politically correct che fanno arrabbiare chi invece vorrebbe avere tutta la libertà di usare parole come ritardato o autistico per insultare gli altri, e non vuole che gli si dica niente.
Io invece dico. Dico a Gino Strada come avevo detto in passato a Luciana Litizzetto, che poi scrisse scusandosi, e come lo avevo detto a Beppe Grillo. Lo dico anche a chi, e sono ancora tanti, sente di avere il privilegio di insultare le persone sulle spalle dei più deboli. Lo dico e lo dirò sempre, a costo di essere antipatica, ripetitiva, pignola e anche un po’ stronza.
Lo dico con la presunzione di poter davvero, un giorno, cambiare la mente delle persone.
Marina Viola
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