Psicanalisti alla riconquista dell’autismo. Angsa protesta ma l’ ISS cosa dice?
Zitti zitti quatti quatti quatti gli psicodinamici stanno cercando di riconquistare terreno sull’autismo. E’ chiaro che la risalente ondata antiscientifica favorisce il ritorno alla grande delle mamme frigorifero e dei padri forclusi. Non ne facciamo un problema di libertà d’opinione, possono dire quello che vogliono figuriamoci, l’importante è che istituzionalmente non siano accreditati a trattatre soggetti autistici, solamente perché le evidenze scientifiche hanno stabilito inefficace il loro approccio, l’autismo è principalmente un problema di neurosviluppo e autistici si nasce.
L’ANGSA ha individuato un corso di formazione destinato anche a docenti della scuola pubblica che si pone rispetto all’ autismo in netta contraddizione con la linea guida dell’ Istituto Superiore di Sanità. I genitori dell’ANGSA lo hanno ufficialmente fatto presente ora è proprio da chi coordina l’Osservatorio Nazionale Autismo e del Comitato Tecnico-Scientifico per le Linee Guida sull’Autismo dell’Istituto Superiore di Sanità che ci aspettiamo una presa di posizione decisa su questo.
PSICANALISTI CHE NON VOGLIONO MOLLARE L’OSSO
Comunicato ANGSA NAZIONALE E ANGSA Marche
Le Associazioni Angsa Nazionale (Ass. Nazionale Genitori Soggetti Autistici) e Angsa Marche intendono esprimere il proprio dissenso in merito al corso di formazione in oggetto, che si terrà ad Ancona nei giorni 11 e 12 maggio 2019.
Questo evento propone un tipo di formazione sull’autismo tenuto da psicanalisti, che evidentemente non vogliono “mollare l’osso”, nonostante le indicazioni della Linea Guida 21 emanate dall’Istituto Superiore di Sanità non facciano alcun riferimento a trattamenti di orientamento psicanalitico.
Siamo di nuovo di fronte all’ennesimo avvenimento che rischia di fuorviare genitori, professionisti ed insegnanti che a vario titolo si occupano di autismo, informando su modalità di trattamento a orientamento psicoanalitico che da tempo, fortunatamente e con grande fatica, sono state superate.
Questo è gravissimo!
Altra cosa che ci lascia sconcertati è che vengano rilasciati crediti formativi (ECM), o che si paghi questa formazione con la carta docente. Quindi, denaro pubblico messo a disposizione dal MIUR per favorire percorsi formativi senza valenza scientifica?
Chiediamo, ora e in futuro, più tutela e più attenzione da parte dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione affinché verifichino e controllino i progetti di chi si propone come docente per affrontare una condizione così complessa come quella dell’autismo.
Abbiamo visto crescere generazioni di adulti più gravi di quanto la loro condizione avrebbe di fatto riservato, e anche questo è un dato scientifico ed economico, nonché profondamente etico da tenere in considerazione, in quanto il peso maggiore di questo lassismo scientifico lo stanno pagando i nostri figli e le nostre famiglie.
È ora di dire basta!
Benedetta Demartis Antonella Foglia
(Presidente Angsa Nazionale) (Presidente Angsa Marche)
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