Pensare Ribelle

Raccontaci come tuo figlio autistico quel giorno era scomparso…

Vorremmo ringraziare di cuore la cinquantina di genitori che hanno risposto puntualmente alla nostra ricerca di condividere episodi di scomparsa dei loro figli autistici attraverso la nostra form. Ho creato un podcast specifico dove riassumo il progetto di un localizzatore specifico per autistici e i motivi per cui è prezioso il vostro contributo.

La vostra fatica di pochi minuti  e la vostra disponibilità a collaborare ci permetterà di aggiungere dati preziosi al data base che stiamo elaborando,  è importante avere una casistica il più possibile ampia del fenomeno della scomparsa di autistici. Ogni  vostra comunicazione tramite form genera una scheda di cui qui sotto vi mostro un fac simile, per noi sono dati veramente utili. Più schede ci arrivano e più il nostro lavoro potrà produrre un prototipo di tracciatore che sia stato progettato tenendo conto del maggior numero possibile di scenari in cui si potrebbe verificare l’episodio della scomparsa.

Un  gruppo di lavoro del nostro staff  è composto da neuropsichiatri e psicologi specializzati nello spetto autistico,  loro compito al momento è analizzare tutta la letteratura scientifica che nel mondo ha già trattato lo specifico problema della scomparsa repentina e ingiustificata di persone autistiche.

Una volta ultimata la selezione il già esistente sarà messo a confronto con l’analisi dei vostri contributi, questo ci permetterà di avere comunque uno scenario ancora più specializzato sulle possibili variabili del fenomeno quando si debba verificare nel nostro territorio nazionale e nella nostra media organizzazione socio familiare.

Considerate che in Italia studi specifici su questa particolare materia non sono stati mai fatti, quindi chi collabora a questa iniziativa contribuisce a costruire una rete di conoscenza in un settore dell’autismo ancora non approfondito, che potrà essere proficuamente messa a disposizione di chi lavora per una maggior serenità di vita inclusiva di tutte le persone con autismo in Italia.

Abbiamo anche fatto una ricerca approfondita negli archivi dell’ ANSA, grazie alla disponibilità del direttore Luigi Contu e il prezioso aiuto di Maria Emilia Bonaccorso, responsabile di ANSA Salute&Benessere. Abbiamo fatto una prima analisi di tutto l’archivio storico usando varie chiavi di ricerca come “autistico scomparso” e simili, abbiamo poi tenuto conto che prima degli ultimi 10/15 anni il termine “autistico” non era usato così di frequente, o in molti casi veniva omesso per volontà stessa delle famiglie. E’ stato poi purtroppo necessario immettere  nella ricerca anche parole che oggi ci risultano sgradevoli come “handicappato”, che invece erano di uso comune anche nei giornali non più tardi di venti anni fa. Andando ancora più indietro abbiamo cercato anche come “disagiato mentale”, “disabile psichico”, “malato di mente”, trovando altri episodi che nella prima ricerca non si erano evidenziati. Ora analizzeremo il primo blocco di materiali (150 pagine di testo)  poi specializzeremo la ricerca.

Intanto continuate a comunicarci le vostre esperienze di “scomparsa” e se vi convince condividete e fate circolare il più possibile questa comunicazione. Grazie

Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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