Sempre di più l’arte risveglia l’anima degli autistici. Anche quando visitano i musei
Autismo e arte, un sodalizio sempre più forte. Ci sono soggetti autistici che amano esprimersi attraverso il disegno, la pittura, l’art computer ecc. E poi ci sono tanti altri autistici, a modo loro, fruitori di mostre e musei, attratti dalla meraviglia, dal perturbante fascino del messaggio che un’opera d’arte comunica, dalla provocazione e dalla simultaneità di percezioni visive e tattili. L’autistico in stato grazia e cioè non infastidito da picchi d’ansia e stereotipie, è il visitatore per eccellenza delle mostre di arte contemporanea che graffiano il suo subconscio, solleticano la sua curiosità, accrescono la sua esperienza dell’altro. Magari saranno visite fugaci, i tempi d’attenzione sono ridotti, ma altrettanto efficaci di quelle più statiche e coadiuvate dall’audio guida. Forse un’immersione più autentica non “viziata” da sovrastrutture pseudo-meta-informative. Il fruitore passivo ha bisogno dell’audio guida e saltella da un’opera all’altra soffermandosi soltanto dove c’è il numero con la cuffietta disegnata che corrisponde alla spiegazione sull’audio guida. L’autistico galleggia e spazia a 360 gradi, s’immerge nella globalità, ondeggia tra suoni, colori, segni, con sguardi fugaci, scruta e abbraccia lo spazio come una macchina da presa. Cosa rimane della visita? Non ci è dato di sapere a meno che non si riesca a far fissare sulla carta da disegno un ricordo, un’immagine che riassuma l’emozione vissuta.
Di autismo e arte si parlerà il 28 ottobre prossimo a Firenze (in via Folco Portinari 5/R) in occasione della giornata IN-SERVICE MUSEI ARTE AUTISMI. Sarà anche l’occasione per raccogliere le voci di chi sperimenta progetti museali per le persone nello spettro autistico, offrire opportunità di confronto, stimolare nuove idee e promuovere la costruzione di una rete.
Chi vorrà potrà presentare il suo progetto (ognuno avrà 8 minuti di tempo), volendo potrà corredare lo speech con slide show o un video. L’evento è organizzato da Autismo Firenze che in questi anni ha portato in giro per l’Italia una mostra itinerante di opere di artisti autistici “L’Arte risveglia l’anima” e ha promosso in varie città d’Italia eventi formativi rivolti agli educatori museali e a quelli specializzati in autismo. L’incontro del 28 ottobre offrirà un’opportunità di confronto tra chi ha seguito i corsi e ha potuto sperimentare le attività che sono state proposte ma anche chi ha un progetto museale non ancora attivato. Ovviamente chi è interessato comunque al tema può partecipare. Gli orari sono 10-13 e 14.30-17.30.
Altri artisti autistici, questa volta a Monza, hanno organizzato una vera e propria mostra dei loro lavori. Sono i pittori di FACCIAVISTA un’associazione che promuove l’arte autistica con lo scopo di valorizzare la creatività dei suoi ragazzi e anche di realizzarli come persone. La mostra si chiama “AUTISMO A COLORI”, si trova alla Domus Art e si concluderà domenica 13 ottobre. Si possono ammirare molti ritratti con cui il gruppo di giovani artisti ha iniziato il proprio percorso e la scelta di questo specifico genere non è casuale: dipingere un volto permette infatti di superare la difficoltà, propria delle persone con autismo, di guardare il viso di una persona e reggerne lo sguardo.
La ricerca degli artisti di FACCIAVISTA si concentra sulla resa espressiva dei volti, caratterizzati da un cromatismo vivace e da accostamenti di colore molto originali. Sotto la guida costante dei maestri d’arte, i ragazzi imparano inoltre a realizzare altri generi pittorici, come il paesaggio, la natura morta o le composizioni astratte e a sperimentare diverse tecniche, dalla più tradizionale tempera a quelle più innovative come la resina, che permette loro di esprimersi più liberamente.
Seguite l’associazione Facciavista per le loro iniziative che sanno sempre emozionare!