Esce il nuovo libro di Roberto Keller sulle psicopatologie negli adolescenti e adulti autistici
Spesso ci capita di leggere sui social i lamenti incrociati dei “nostri” genitori perché non si parla mai seriamente di autistici adulti, come del fatto che non ci siano libri, né studi, né articoli di giornale che raccontino il loro mondo, la realtà quotidiana, con le sue luci (poche) e le sue ombre, le comorbilità, la latitanza degli enti pubblici ad affrontare seriamente il problema di un vuoto di strutture sociosanitarie che si prendano in carica queste persone. Esistono del nostro Paese, però, delle aree felici come il Centro Pilota per il disturbo dello spettro autistico in età adulta dell’ASL Città di Torino diretto dal dr. Roberto Keller, psichiatra e neuropsichiatra infantile, che segue oltre 550 persone e famiglie e rappresenta il principale centro pubblico territoriale regionale. Il modello che propone è un intervento di rete che coinvolga famiglie, servizi sociali, scuola, ente di formazione professionale e enti privati sociali per mettere a punto un progetto individuale di vita della persona adulta.
Roberto Keller si occupa di autistici adulti a 360 gradi. Già autore di un manuale fondamentale per questo specifico argomento e cioè “I disturbi dello spettro autistico in adolescenza e in età adulta” (Ed. Erickson 2016) ha da pochissimo pubblicato un nuovo tomo “Psychopathology in Adolescents and Adults with Autism Spectrum Disorders” (Ed. Springer) incentrato sulla diagnosi, la cura e il trattamento delle comorbilità psichiatriche che si incontrano negli adolescenti e adulti dello spettro autistico. Il libro è in lingua inglese e consta di dodici capitoli ognuno dei quali affronta un argomento specifico. Sarà un testo prezioso per psichiatri, psicologi e neuropsichiatri e professionisti che lavorano in questo settore.
Dr Keller quali sono le novità di studi e ricerca sull’autismo di adulti e adolescenti analizzate in questo libro?
Il testo è volto a migliorare le conoscenze sulle co-occorrenze psicopatologiche quali depressione, disturbo bipolare, ansia, psicosi, ADHD ecc. che in adolescenza e età adulta sono molto frequenti e creano difficoltà di diagnosi differenziale e di gestione clinica
Quali consigli e buone pratiche può dare a istituzioni e famiglie per poter migliorare la vita dei soggetti autistici adulti?
Partire da una corretta valutazione diagnostica e da una conoscenza della persona con autismo e della sua famiglia, inserire questi dati nel contesto ambientale e locale di vita, coinvolgere tutti i referenti guidati e coordinati però da un unico referente clinico
Questo libro (a differenza del primo) mi sembra sia rivolto solo agli addetti ai lavori?
E’ un testo scientifico diretto soprattutto ai clinici (medici, psicologi, educatori, terapisti); non raramente l’autismo è scambiato per altri disturbi e soprattutto nelle persone con autismo si considerano poco i disturbi psicopatologici o comportamentali che possono insorgere e non vengono valutati con adeguata attenzione e con gli strumenti corretti.
Si troverà mai un farmaco realmente efficace contro l’autismo?
Il farmaco è utile se inserito in un progetto globale della persona; anche i farmaci attualmente in fase sperimentale non vanno considerati la soluzione unica ma un aiuto da inserire in un percorso progettuale di vita individualizzato di cui il farmaco è solo un tassello; una migliore caratterizzazione e sotto tipizzazione diagnostica potrà aiutare a trovare un farmaco per i casi che davvero ne necessitano.
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Psychopathology in Adolescents and Adults with Autism Spectrum Disorders