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Parte la sperimentazione del balovaptan, farmaco per gli autistici. Roberto Keller ci spiega cos’è

E’ di pochi giorni fa la notizia che un nuovo farmaco per combattere i disordini dello spettro autistico sta per essere sperimentato in Italia. Coinvolti quattro centri specializzati, uno dei quali a Torino e cioè il Centro regionale del Dipartimento di Salute mentale della Asl, guidato dal dottor Roberto Keller, psichiatra e neuropsichiatra. Il farmaco si chiama “balovaptan” ed è un antagonista di un recettore della vasopressina. E’ stato sviluppato dall’unità di ricerca della Roche che ha sede in Svizzera. La Food and Drug Administration statunitense lo ha già designato come farmaco fortemente innovativo. In pratica avrebbe il compito di migliorare la socializzazione e la comunicazione nei soggetti autistici. Inoltre è il primo farmaco studiato specificatamente per i soggetti autistici che di solito sono trattati con medicinali che riguardano diversi tipi di patologie, esempio la schizofrenia. Intanto la sperimentazione si avvia anche da noi. Abbiamo chiesto alcune spiegazioni al dottor Roberto Keller che seguirà la sperimentazione a Torino


 

Dottor Keller perché è stato scelto il centro Asl di Torino che lei dirige?

Il centro regionale esperto per i disturbi dello spettro autistico in età adulta è uno dei 4 centri interessati a livello nazionale, insieme a Catania, Pavia e Piacenza. La scelta è legata alla esperienza decennale che questo centro ha, a livello clinico e scientifico, nella diagnosi e presa in carico delle persone adulte con autismo. 

E’ vero che coinvolgerà solo autistici ad alto funzionamento e Asperger? Quanti sono e che età hanno?

Inizialmente il protocollo è rivolto ad adulti con autismo e funzionamento intellettivo nella norma. Questo ha diversi motivi, tra cui avere un feedback su eventuali effetti collaterali che le persone possono riferire direttamente, Inoltre si potranno avere informazioni direttamente anche sui benefici non legata solo ad osservatori esterni. Inizierà con poche persone in modo da seguirle con attenzione e precisione.

Come funzionerà la sperimentazione e sotto forma di che tipo di somministrazione? A quando i primi effetti e risultati?

La sperimentazione ha due bracci, uno con farmaco e uno con placebo per 6 mesi; poi tutti avranno la possibilità di proseguire con il farmaco.

Alcuni genitori sui social sono preoccupati per presunti effetti collaterali a carico del fegato dell’apparato cardiaco ecc. E vero che ci sono questi possibili rischi?

Qualsiasi farmaco ha dei rischi e effetti collaterali potenziali per cui vengono effettuate valutazioni cardiologiche, neurologiche e esami prima e durante lo studio.

Se dovesse funzionare il Balovaptan e diventare un farmaco specifico per gli autistici come potrebbe cambiare (in meglio) la loro vita?

Potrebbe integrarsi all’interno del progetto educativo migliorando le difficoltà socio-relazionali e comunicative che sono i sintomi core dell’autismo.

Per  completezza di cronaca va aggiunto che i costi della sperimentazione saranno a carico completo della Roche. Per la Asl previsto un compenso totale di circa 17.000 euro a paziente e circa 100 euro per ciascun ecocolordoppler cardiaco eseguito “a seconda delle necessità”. Gli sperimentatori, è stato precisato, non percepiranno alcun compenso, né prima né dopo la sperimentazione.

Redazione

La redazione di "Per Noi Autistici" è costituita da contributori volontari che a vario titolo hanno competenza e personale esperienza delle tematiche che qui desiderano approfondire.

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