Cosa fareRulli Ribelli

Un giorno (forse) anche noi Cervelli Ribelli entreremo in orbita con “Astronave Lab”

Quelli di “Astronave Lab” sono un  bell’esempio di persone che preferiscono il fare al chiacchierare. Sono andato a trovarli a Finale Emilia perchè alla fine sono sempre gli amici “Rulli Frulli” Federico Alberghini e Marco Golinelli, con cui abbiamo intrecciato il solido sodalizio di “Rulli Ribelli” e su questo asse romano-emiliano costruiremo assieme qualcosa che lascerà a bocca aperta tutti quelli che per anni hanno fatto finta di avere a cuore le storie dei nostri ragazzi fantasma, poi alla fine si sono dileguati come quei sorci che si infilano saettanti e silenziosi tra le inferriate dei tombini lungo le nostre vie segnate da storia millenaria, ma calpestate da zombie o poco più.

RULLI RIBELLI MUSICA PER TUTTI I CERVELLI


«I relitti delle barche spiaggiate riprendono vita, diventano oggetti di design e aiutano i ragazzi disabili a non sentirsi derelitti». Questo ho detto appena ho visto le barche spezzettate e risorte in piccoli capolavori, l’hanno ripreso i colleghi che hanno seguito numerosi e appassionati la conferenza stampa che sanciva Finale Emilia come luogo per eccellenza dell’inclusione sociale, dove con l’aiuto di artigiani locali e designer del settore vecchie barche spiaggiate riprendono la loro funzione di salvare vite umane e si trasformano in oggetti di grande gusto e raffinatezza che realizzano ragazzi variamente e fantasiosamente strampalati.

Ho passato una giornata nel loro laboratorio artigiano e li ho visti sorridere perché si stanno costruendo una speranza di non finire all’ammasso in qualche discarica per umani fuori standard, come tutti si augurerebbero perché alla fine è la soluzione ritenuta più vantaggiosa per la società che si scarica il problema e soliti amici “con il cuore in mano” che su tale raccolta differenziata incentrano il loro business.

Invece “Astronave Lab” è una sfida per rilanciare l’artigianato inclusivo fatto a regola d’arte. Dai materiali di recupero o da materie semplici, i ragazzi con disabilità dell’Area Nord (in tutto 104) producono manufatti originali in una sintesi tra creatività, tecnica, artigianato. «L’artigianato fatto ‘a regola d’arte’ esprime la volontà di perseguire il bello come condizione pedagogica di crescita individuale» dichiara al “Carlino” Simone Ruggieri, responsabile Area Nord Gulliver.

Astronave Lab nasce, infatti, da un’idea dell’associazione Rulli Frulli Lab ETS APS, che sostiene i progetti di Banda Rulli Frulli insieme a Gulliver cooperativa, specializzata nella progettazione e gestione di servizi socio assistenziali, educativi, di mediazione interculturale.

A sostenere il progetto al momento due coraggiosi imprenditori locali, Paolo Molinari, amministratore Casoni Fabbricazione Liquori (mi sono strafatto del suo “Amaro del Ciclista” riesumato da una vecchia formula che usava il bisnonno per ringalluzzirsi quando, dopo aver fatto chilometri in bicicletta, si trovava a dover amoreggiare con la nonna al tempo che erano fidanzati)  e Claudio Sabatini, amministratore Cigaimpianti Group. I due imprenditori si sono presi l’onere di sostenere la startup dei ragazzi. Non sarà facile…

 

Al momento si sta cercando di inserire lavorativamente 8 ragazzi disabili, ma se altri imprenditori seguiranno l’esempio il numero crescerà, l’interesse per la responsabilità sociale d’azienda in quell’area è  concreto, ed è testimoniato dalla presenza alla conferenza stampa di Simone Gradellini, direttore dell’Area Capitale Umano di Confindustria Emilia, mi sarebbe piaciuto vedere tanto interesse verso i nostri sforzi di Cervelli Ribelli, qui all’ombra mesta del Cupolone…

Noi non ci perdiamo d’animo, ce la faremo e “Astronave Lab” sarà un altro pezzetto che importeremo nella nostra asfittica città per costruire il nostro fantastico atelier dei Cervelli Ribelli!!!

 

 


RASSEGNA STAMPA

Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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