Tommy alla sua prima mostra “vera” con gli artisti nel barcone sul Tevere
Tommy parteciperà per la prima volta a una “vera” mostra con artisti “veri”. Ha lavorato tanto in questi ultimi mesi e la sua dimensione di Cervello Ribelle sta focalizzandosi sempre di più nella direzione di un canale espressivo che passa attraverso la pittura. L’occasione gli è stata data da Luigi Rosa un giovane e molto attivo art promoter che ha avuto la fantastica idea di “Bateau Tiberis”, una mostra collettiva sul Barcone Gilda, il cui vernissage sarà il 15 luglio alle 18.30 e che chiuderà il 22 luglio.
Clicca sull’immagine per scaricare la locandina
Siamo andati con Tommy a vedere il barcone sul Tevere e conoscere Luigi che lo terrà a battesimo per la sua prima mostra. Tommy ama le barche, sono uno dei temi ricorrenti nelle sue opere.
Come tutti i mezzi per muoversi: auto, aereo ecc. la barca per Tommy è un fantastico veicolo di movimento e fuga, attenuatore dell’ansia tipica dei cervelli ribelli come il suo.
Non ci potrebbe essere modalità migliore per Tommy di cominciare a proporsi come artista e non solo come “povero ragazzo disabile”.
Il “Barcone Gilda” è un’occasione per vivere l’arte contemporanea su uno dei galleggianti più cool della capitale che è perfettamente attrezzato per ospitare eventi culturali, ricreativi e di grande richiamo per il prestigio delle persone che lo frequentano.
Il richiamo suggestivo della mostra è una chiara citazione del Bateau-Lavoir fatiscente ex fabbrica di pianoforti al numero 13 di place Émile-Goudeau nel quartiere di Montmartre a Parigi, famoso per essere stato l’abitazione di numerosi artisti di fama internazionale che si produssero agli inizi del 900. Fu così battezzato da Max Jacob il poeta amico di Picasso che cominciò a chiamare quello stabile fatiscente Bateau Lavoir, per la sua vicinanza alla Senna dove ancora si lavavano i panni all’epoca. Su questa suggestione Luigi Rosa, gallerista impegnato da anni nella promozione di artisti capaci che valorizzano la storia e la cultura di Roma.
Lo stesso Luigi Rosa racconta cosa ci sia dietro alla sua scelta: “Nel 1904 il Bateau Lavoir è abitato da Picasso, che proprio lì dipinge “Les Demoiselles d’Avignon”, ma il gruppo più consistente vi si stabilisce nel 1908 e comprende una eterogenea combriccola di artisti dai nomi allora sconosciuti, ma destinati a divenire protagonisti dell’arte del ‘900, come Braque, Max Jacob, Marie Laurencin, Guillaume Apollinaire, André Salmon, Maurice Raynal, Juan Gris, Gertrude e Leo Stein, e poi Fernand Léger, Robert Delaunay, Albert Gleizes, Andre Lhote, Jean Metzinger, Francis Picabia, Alexander Archipenko e Paul Gauguin”. Un Tevere latino e francese quindi “Tiberis” che unisce in un unico luogo il desiderio di artisti selezionati di esprimersi attraverso l’arte contemporanea in una suggestiva location, come nella Parigi del primo ‘900, e il desidero di creare innovazione e sperimentazione tramite il dialogo fra gli artisti ed il pubblico”.
Le opere di Tommy erano state già pubblicate nel catalogo della “Casa d’aste Cambi” (scaricalo da qui) , Catalogo realizzato in occasione dell’asta evento: “Out of the ordinary”, su cui Sky Arte ha prodotto il film “Tommy e l’asta dei Cervelli Ribelli”.
In particolare l’opera di Tommy che è stata scelta per essere inclusa nel catalogo della mostra e che quindi sarà esposta a “Bateau Tiberis”, è un acrilico su tela del 2019 dal titolo: “Due trombettieri”. E’ una delle opere della sua fase Tommy e rappresenta una possibile esperienza di sinestesia durante un concerto a due trombe.
E’ una delle opere in cui è più evidente quanto i pensieri di Tommy siano “pupazzi ballerini che saltellano su sedie e tavolini.” L’artista e designer Daniela Dallavalle che nel secondo film di Tommy interagisce con lui sentendosi anche lei “Cervello ribelle”, sta lavorando a una sua creazione le cui fantasie saranno tra l’altro prese anche da questa opera.
QUESTA L’OPERA DI TOMMY CHE FARA’ PARTE DELLA MOSTRA “BATEAU TIBERIS”
Tommaso Nicoletti (Tommy)
Nasce a Roma nel 1998. Dal 2019 inizia a comunicare il suo universo di “cervello ribelle” con colori e pennelli. In un anno ha prodotto più di sessanta quadri, realizzati con la tecnica dell’acrilico su tela, e oltre 200 disegni. Nel 2020 alcune sue opere sono state pubblicate nel catalogo della Casa d’aste Cambi come elemento centrale del progetto “Out of the ordinary”.
È stato protagonista di due film: “Tommy e gli altri” (2017): “Tommy e l’asta dei cervelli ribelli” (2020), entrambi trasmessi sul canale SKY ARTE. Sta lavorando per la sua prima “personale” e prestando la sua creatività alla realizzazione di accessori per il mercato del fashion.
Lavora al momento in un seminterrato fatiscente nel quartiere Prati, ma è in attesa di poterlo ristrutturare. Chi lo segue nel suo lavoro vorrebbe che quel “Tommy Lab” potesse un giorno rappresentare un modello per tutti quelli come lui, esseri di poche parole e con pensieri assai colorati che, come pupazzi ballerini, saltellano su sedie e tavolini.